Le elezioni europee 2024 si terranno a giugno del prossimo anno. La campagna elettorale è, quindi, destinata ad entrare presto nel vivo. Nonostante la vicinanza all’evento, però, il quadro politico italiano risulta essere ancora in via di definizione. Certo, i partiti hanno iniziato a muoversi, ma la situazione diventerà via via più chiara con il passare dei mesi.
Europee 2024: cresce l’interesse dei cittadini
Tradizionalmente, le elezioni europee vengono considerate, soprattutto in Italia, un voto di passaggio, utile a fornire un quadro della situazione interna e a tracciare le prospettive dei possibili sviluppi futuri. In poche parole, non viene data loro grande importanza, ma vengono spesso interpretate come una sorta di sondaggio. Una tendenza che, però, negli anni è andata via via cambiando. Lo dicono, in questo senso, i numeri. Secondo un recente sondaggi di Eurobarometro, il 56% dei cittadini europei si dice interessato al voto. Non solo: a popolazione sembra più incline a votare alle elezioni europee del 2024 di quanto non lo fosse prima delle ultime elezioni, nel 2019. Allora l’affluenza era aumentata di 8 punti percentuali rispetto alla tornata precedente, pur rimanendo comunque poco oltre la metà degli aventi diritto: 50,66%, con risultati particolarmente bassi in Portogallo (30,75%), Cechia (28,72%) e Slovacchia (22,74%). Numeri ancora bassi, ma, come dicevamo, in decisa crescita. Sintomo di come stia cambiando la percezione generale dell’Unione e del suo ruolo politico.

Il progetto di Renzi per il Centro
Tornando all’Italia, grande attenzione in vista del voto europeo va data all’area di centro. Dopo il mancato matrimonio tra Azione e Italia Viva, c’è grande curiosità per capire cosa accadrà. In molti, infatti, sono in attesa di capire quali saranno le mosse di Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Tutto porta a pensare che il politico toscano abbia ambizioni più grandi di quanto stia raccogliendo, al momento, con il suo partito. La morte di Silvio Berlusconi e la fase di passaggio che sta attraversando Forza Italia strizzano, in questo senso, l’occhio proprio a Renzi. Secondo molti, infatti, Renzi vorrebbe ampliare la propria base allargando proprio ai delusi di Forza Italia più vicini all’area di centro, ma non solo. Italia Viva guarda, infatti, anche ai delusi del Partito democratico.
È stato lo stesso Renzi a confermarlo in una intervista a La Repubblica: “Se il Centro farà un bel risultato saremo attrattivi per i delusi di ‘Forse Italia’ e per chi nel Pd non può stare con Schlein. La leadership – definiamola così – di Elly è l’opposto del riformismo. La sinistra vince solo se guarda al centro“.
I dubbi del centrodestra
Nel frattempo, in linea con quanto vorrebbe Renzi, nel centrodestra si è già aperta una spaccatura in vista delle Europee. Ad operare lo strappo è stato Antonio Tajani, alla guida di Forza Italia dopo la morte di Berlusconi: “Neanche io farò mai un accordo con Alternative fur Deutschaland quando dicono che un bambino disabile deve essere emarginato e messo in una classe da solo, è una vergogna, mi fa schifo – ha detto – Per questo dico nessuno farà mai accordi con questi signori, anche con la Le Pen che è contro l’Europa, vuole uscire dalla Nato“.
Parole chiare, che confermano come Forza Italia non voglia avere nulla a che spartire con partiti di altri Paesi europei considerati troppo estremisti da un partito che ha una base elettorale estremamente moderata. Partiti che, però, dialogano apertamente con le altre anime della maggioranza di centrodestra, vale a dire Lega e Fratelli d’Italia. Proprio sulle alleanze, quindi, si gioca molto della partita in vista delle Europee per il centrodestra.