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Green Pass, Dessì s’incatena davanti palazzo Madama: “Vietata libertà esercitare lavoro”

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Da oggi scatta in tutta Italia l’obbligo del Green Pass rafforzato per gli over 50 per entrare nei luoghi di lavoro. Una misura che raggiunge le Camere e che costringe i Senatori e i Deputati ad essere vaccinati per poter esercitare il loro ruolo di rappresentanti del popolo. Tra i tanti non ancora provvisti di Green Pass rafforzato c’è il senatore del Partito Comunista Emanuele Dessì.

Dessì: “Migliaia di cittadini saranno discriminati”

Da oggi non si può più entrare nei posti di lavoro. Migliaia di cittadini che hanno il vaccino verranno discriminati in un momento dove non c’è più alcun problema sanitario – ha dichiarato l’ex parlamentare pentastellato che si è incatenato davanti al Senato per protesta – A questi lavoratori verrà impedito di guadagnare il salario e di vivere una vita normale. Saranno discriminati rispetto al resto della società civile. Io non ho il Green Pass rafforzato perché ho deciso di non vaccinarmi e, fortunatamente, non ho neanche preso il Covid. Oggi non posso entrare pur avendo fatto il tampone un’ora fa. Mi è stata vietata la libertà di esercitare il mio ruolo“.

Alla protesta era presente anche il segretario del Partito Comunista, Marco Rizzo che ha sottolineato: “il Green Pass non è una misura sanitaria ma di discriminazione politica. C’è una volontà di dividere il popolo e di fare un controllo sociale“.

No Green Pass, europarlamentare Donato: “Sostegno a tutti i lavoratori che perderanno lavoro”

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Anche la parlamentare europea Francesca Donato, ex Lega, si è espressa contro il Green Pass in occasione di una manifestazione svolta al Circo Massimo. “Sono qui per manifestare con la mia presenza il totale supporto a tutti i lavoratori che da oggi a causa del decreto del governo Draghi perderanno il lavoro e ogni mezzo di sostentamento, in barba ai diritti fondamentali della nostra costituzione. Ho lasciato la Lega proprio perché non condividevo l’appoggio al governo e queste leggi liberticide. Mi auguro che ci sia un cambiamento di rotta contro questa deriva antidemocratica. Sono indipendente e non tornerei comunque nella Lega“, ha dichiarato.

Davide Di Carlo

Classe 1986, abruzzese cresciuto a Roma, sono assistente universitario e autore di una pubblicazione e di un romanzo. Appassionato di Medio Oriente e politica, seguo i lavori delle istituzioni italiane. Sono laureato in Scienze della Comunicazione, ramo politico-istituzionale, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2017 sono un giornalista pubblicista.

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