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In attesa dell’incontro fra il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi e il Capo dello Stato Sergio Matterella, in cui saranno sciolte le riserve sulla squadra del prossimo governo, Matteo Salvini ha incalzato le parti in causa perché si trovi subito la quadratura del cerchio riattivando l’esecutivo il più presto possibile, dopo la crisi che ha causato la caduta del Governo Conte II. “Ci fidiamo del professor Draghi, prima si parte e meglio è” ha detto davanti ai cronisti fuori dal Palazzo Madama.
“Non vediamo l’ora di lavorare, perché l’Italia ha bisogno subito di risposte concrete – ha spiegato il leader della Lega -. Le nostre priorità non sono i ministeri ma la risoluzione dei problemi legati alla salute, al lavoro, al ritorno alla vita normale. Ma anche la scuola, l’università, le palestre, i ristoranti“.
“Continuiamo a dire che non mettiamo veti e non abbiamo voglia di litigare con nessuno – ha aggiunto -. L’unico ministero di cui abbiamo parlato con Draghi è quello per le disabilità, che ci piacerebbe fosse nei piano del nuovo governo. Sarebbe uno strumento utile per dare risposte concrete a sei milioni di italiani disabili che non meritano di essere considerati persone di serie B”.
Salvini ha inoltre confermato di non aver fatto richieste particolari per quel che riguarda i nomi per l’esecutivo coordinato da Draghi: “Su nomi, cognomi, posti e preferenze non abbiamo chiesto nulla. Noi non abbiamo chiesto posti, incarichi o ruoli: andiamo a letto tranquilli e ci alziamo tranquilli. L’unica cosa è che vogliamo cominciare”.
“Ormai è un mese esatto che l’attività politica è sostanzialmente ferma per la caduta del governo precedente: prima si comincia e prima si danno risposte a questioni come il taglio delle tasse, lo sblocco dei cantieri e le cartelle di Equitalia. Queste sono le tre priorità, per quel che ci riguarda” ha poi concluso il leader del Carroccio.
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