Ora che tutti i componenti della nuova squadra di governo sono stati svelati, è arrivato il momento di tirare le somme e di provare a capire cos’è cambiato rispetto all’ultimo esecutivo. Una prima differenza riguarda l’età media dei ministri, salita da 48 a 54 anni. Il membro più anziano del governo è il premier Mario Draghi, 73 anni, mentre il più giovane è il 34enne Luigi Di Maio. L’unica altra trentenne presente nell’esecutivo è la pentastellata Fabiana Dadone, la ministra delle Politiche giovanili. Procedendo in ordine di età si trova poi il 42enne Roberto Speranza, riconfermato da Mario Draghi come ministro della Salute.
Guardando alla provenienza geografia, si può notare che la maggior parte dei ministri viene dal Nord Italia (ben 18 su 24, pari al 75%). In particolare, nove di loro sono della Lombardia: Cartabia, Cingolani, Colao, Garavaglia, Gelmini, Giorgetti, Guerini, Messa e Bonetti). Provengono da regioni del Nord anche Dario Franceschini (Emilia-Romagna), Andrea Orlando (Liguria) e Federico D’Incà (Veneto). Provengono dal Centro Italia, invece, il premier Mario Draghi ed Enrico Giovannini. Sono del Sud Luciana Lamorgese e Roberto Speranza (entrambi lucani); Mara Carfagna e Luigi Di Maio (campani) e ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani (di Taranto).
Quello di Mario Draghi sarà un governo meno “tecnico” di quel che si sarebbe potuto pensare in un primo momento. Sono ben 15, infatti, i ministeri guidati da esponenti politici, scelti tra le forze dell’ampia maggioranza che sostiene l’esecutivo (composta da Pd, M5S, LeU, Iv, Forza Italia e Lega). I “tecnici”, invece, controllano otto dicasteri.
Nella squadra di governo ci sono 15 uomini e otto donne. Si tratta di Marta Cartabia (Giustizia); Luciana Lamorgese (Interno); Mariastella Gelmini (Autonomie); Mara Carfagna (Sud e coesione); Fabiana Dadone (Politiche giovanili); Elena Bonetti (pari opportunità); Erika Stefani (Disabilità) e Cristina Messa (Università).
Il “peso” dei partiti è distribuito tra le forze politiche in maniera proporzionale ai numeri in Parlamento. È per questa ragione che il Movimento 5 Stelle ha quattro ministri, il Pd, la Lega e Forza Italia tre; Italia Viva e Liberi e Uguali uno a testa.
Nove ministri del Conte bis sono entrati a far parte del Governo Draghi. Si tratta di Luciana Lamorgese (ministero dell’Interno); Luigi Di Maio (ministero degli Esteri); Federico D’Incà (ministero per i rapporti con il Parlamento); Elena Bonetti (ministero per le Pari opportunità); Roberto Speranza (ministero della Salute); Stefano Patuanelli (passato dal ministero dello Sviluppo Economico al ministero dell’Agricoltura); Dario Franceschini (ministero della Cultura); Fabiana Dadone (passata dal ministero della Pubblica amministrazione al ministero delle Politiche giovanili) e Lorenzo Guerini (ministero della Difesa).
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