Nessuna luna di miele dura per sempre, soprattutto in politica. I nuovi governi possono godere del sostegno della maggioranza degli elettori anche per parecchi mesi, ma prima o poi devono scontrarsi con un fisiologico calo dei consensi. Le ragioni possono essere diverse e tra di esse c’è anche l’impossibilità di mettere in atto tutte le promesse elettorali fatte, spesso fatte senza tenere conto della loro effettiva realizzabilità.
Nel caso del governo Meloni, varie promesse fatte nell’ambito dell’immigrazione, tra cui il famigerato blocco navale, non sono state mantenute, come testimoniato dai numerosissimi sbarchi avvenuti nel corso del 2023. Nelle ultime settimane il numero dei migranti arrivati in Italia è cresciuto ancora di più, mettendo a dura prova gli hotspot e la pazienza di parte degli elettori di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega. Altri problemi, come l’inflazione e una manovra che si preannuncia poco entusiasmante, hanno portato la soddisfazione nei confronti dell’esecutivo a scendere. Lo indicano i risultati di un sondaggio condotto da Ipsos.
Il calo dei consensi nei confronti del governo Meloni
Come illustrato da Nando Pagnoncelli, il presidente di Ipsos, nell’ultimo sondaggio il 47% degli elettori ha espresso una valutazione negativa nei confronti dell’operato del governo Meloni (contro il 42% dei giudizi positivi). Per la prima volta, anche le opinioni nei confronti della premier sono state più negative (46%) che positive (44%). L’indice di gradimento è sceso dal 52% di luglio all’attuale 49%.

Le intenzioni di voto premiamo comunque Fratelli d’Italia, che resta stabile al primo posto con il 30,2% delle preferenze (ha perso appena lo 0,2% rispetto all’ultimo sondaggio). Anche per la Lega non ci sono stati grossi cambiamenti (è passata dall’8,4% all’8,1%) e lo stesso vale per Noi Moderati (−0,2%). Degna di nota la crescita di Forza Italia, che ha guadagnato lo 0,6% in più rispetto a luglio e ora può contare sul 6,6% dei consensi, probabilmente giustificato dalle sue posizioni moderate, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con l’Europa.
E l’opposizione?
Per quanto riguarda i partiti all’opposizione, il Pd ha ricevuto un piccolo incremento dello 0,2%, che l’ha portato al 19,5%. C’è stato, invece, un leggero calo sia per Alleanza Verdi Sinistra (−0,4%) che per +Europa (−0,5), che potrebbero essere stati penalizzati dalla visibilità ridotta avuta nel corso di agosto. Nel complesso la coalizione ha perso lo 0,7%. Stabile il Movimento 5 Stelle, che anche ad agosto ha registrato il 16,4% delle preferenze. Grazie anche alla recente visibilità di Matteo Renzi, Italia Viva ha guadagnato lo 0,3%, arrivando al 3,3%. A farne le spese è stata Azione di Carlo Calenda, che è scesa al 3,5% (−0,4%).
Come interpretare i cambiamenti
Per quanto possano sembrare poco rilevanti, i cambiamenti nell’opinione degli elettori indicano che la luna di miele con l’attuale governo è ormai arrivata al termine e che le scelte dei prossimi mesi potrebbero essere cruciali per riguadagnare consensi o erodere ancora di più il legame di fiducia. Potrebbe essere arrivato il momento di abbandonare gli slogan sbandierati durante la campagna elettorale per dare spazio a soluzioni concrete, perché ormai appare evidente quanto le parole da sole non siano più sufficienti. Per quanto riguarda l’opposizione, la staticità dei consensi potrebbe evidenziare la necessità di elaborare nuove strategie per avvicinarsi all’elettorato.