POLITICA

Gli insulti più celebri nella storia della politica italiana

Il turpiloquio e le frecciatine stonano parecchio quando provengono da qualcuno che ricopre un ruolo istituzionale, ma in Italia (e non solo) non sono certo una novità: ecco alcuni esempi famosi

“Lavora tu, stro**a”. Sono queste le parole, pronunciate in privato a febbraio da Vincenzo De Luca, che Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha rinfacciato al presidente della Regione Campania nel corso di un incontro pubblico, quando si è presentata come “quella stro**a della Meloni”.

Il turpiloquio e le frecciatine stonano parecchio quando provengono da qualcuno che ricopre un ruolo istituzionale, ma in Italia (e non solo) non sono certo una novità. Non scordiamoci, per esempio, che il percorso politico che ha portato alla nascita del Movimento 5 Stelle è passato attraverso il “Vaffa Day” di Beppe Grillo, comico e attivista che ha fatto del linguaggio scurrile un suo marchio di fabbrica.

Gli insulti “creativi” di Beppe Grillo

Come accennato, quello di Beppe Grillo è solo un esempio tra tanti, ma la creatività dietro ad alcuni insulti che ha creato nel corso degli anni merita un po’ di spazio in questo excursus. Il megafono del Movimento 5 Stelle ha definito Eugenio Scalfari un “pennivendolo da sfondamento” destinato alla “panchina lunga, magari al Pincio” e descritto gli esponenti dell’intera classe politica come “facce di bronzo, facce di me**a, facce da impuniti” e “parassiti, pidocchi, mignatte, zecche…virus che si spacciano per miracolosi medicinali”. Nei comizi del comico, Berlusconi è spesso diventato lo “psiconano”, Renzi “l’ebetino di Firenze”, Letta “l’ectoplasma”, Napolitano “la salma” e Monti “rigor Montis”. Insomma, Grillo non ha mai tenuto a freno la lingua di fronte a nessuno, ma questo non ha impedito al M5S di ottenere dei consensi importanti in passato.

Quando Berlusconi insultò parte dell’elettorato

Nel corso del tempo gli insulti agli avversari politici sono diventati abbastanza sdoganati, però non si può dire lo stesso di quelli rivolti all’elettorato, soprattutto perché considerati dai più un ovvio boomerang. L’ex premier Silvio Berlusconi però non si curò dalla possibilità di perdere consensi quando si rivolse agli elettori di sinistra: “Ho troppa stima per l’intelligenza degli italiani per credere che ci possano essere in giro tanti co***oni che votano contro il proprio interesse”.

L’espulsione di Sgarbi dalla Camera dei deputati

Restando nella sfera di Forza Italia, è ormai da decenni che Vittorio Sgarbi cede a eccessi di turpiloquio in ogni contesto, dai salotti televisivi alla Camera dei deputati. È proprio qui che nel 2020 si è reso protagonista di un accesso diverbio con la vicepresidente della Camera Mara Carfagna, terminato con la famosa immagine del critico d’arte portato via di peso dall’aula.

L’espulsione è avvenuta dopo che Sgarbi ha pronunciato insulti come “stro**a” e “tr**a”.

Anche gli uomini di sinistra insultano

Anche a sinistra i momenti memorabili caratterizzati dal turpiloquio non sono mancati. Uno dei più celebri è avvenuto durante l’assemblea del PD del 2016, quando Roberto Giachetti si rivolse a Roberto Speranza e disse “Hai la faccia come il c**o”. Nel corso di un’edizione di Ballarò del 2010, l’ex premier Massimo D’Alema invitò Alessandro Sallusti ad andare a “farsi fo***re”. Andò meglio nel 2017 al giornalista Damilano che si sentì semplicemente dire “lei è uno stupido”.

La situazione durante la Prima Repubblica

Neppure durante la Prima Repubblica mancavano gli insulti, anche se ovviamente erano meno amplificati a causa dell’assenza di Internet e degli smartphone. Nel 1948, durante un comizio in piazza San Giovanni, Palmiro Togliatti promise un “calcio nel sedere” a De Gasperi. In un’altra occasione Cossiga citò Churchill durante un discorso rivolto ai parlamentari italiani: “Quando gli dissero che c’erano dei cretini in Parlamento, lui rispose ‘meno male, è la prova che siamo in una democrazia rappresentativa’”.

Potrebbe interessarti anche questo articolo: “Sono quella stronza della Meloni”: da dove nascono le tensioni tra De Luca e la premier?

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

Recent Posts

Papa Leone XIV, SNAP lo accusa di aver coperto casi di abusi sui minori in Perù e a Chicago

Il presidente dell'organizzazione Survivors Network of those Abused by Priests ha lanciato accuse gravi nei…

10 ore ago

L’India attacca il Pakistan, missili e bombe contro il Punjab pakistano e il Kashmir causano già decine di morti e feriti

Le tensioni tra l'India e il Pakistan sono alle stelle ormai da settimane e sono…

6 giorni ago

Germania, Merz eletto cancelliere al secondo turno con 325 voti a favore

Friedrich Merz è stato eletto cancelliere della Germania, segnando una svolta significativa nella politica del…

1 settimana ago

Lanciata la Certificazione “Struttura Sanitaria Sicura”: un passo avanti nella prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza

https://youtu.be/A6D516vkLFs?si=9HgLgXEWCnCbG1fO In occasione della Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani, è stata ufficialmente introdotta la…

1 settimana ago

Trump vestito da Papa: l’immagine che spopola sui social, anche sui profili ufficiali della Casa Bianca

Donald Trump in abiti papali in un'immagine generata con l'intelligenza artificiale, a pochi giorni dall’inizio…

1 settimana ago

Primo maggio, la premier Meloni: “Creati oltre un milione di posti di lavoro, è uno dei pilastri del governo”

La premier, in occasione della Festa del Lavoro e dei Lavoratori che cade come sempre…

2 settimane ago