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Arrivano le prime critiche nei confronti del governo da parte di esponenti della nuova maggioranza. Come Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia che ha contestato la recente decisione di chiudere gli impianti da sci in Italia. E ha già chiesto al nuovo presidente del Consiglio un cambio di strategia o quantomeno di marcia.
“Il Governo Draghi parte in una fase di emergenza sanitaria e sociale. Gli annunci fatti poche ore prima di una riapertura, che non è possibile per ragioni sanitarie, sono un metodo vecchio – l’attacco di Gasparri, intercettato fuori Palazzo Madama –. Bisogna consentire alle categorie e agli operatori o di agire, laddove le condizioni sanitarie lo consentono, o di avere dei risarcimenti“.
“Penso a coloro che lavorano nel settore del turismo invernale. Sono italiani che vanno risarciti e tutelati, quella economia deve ripartire. Chiediamo, quindi, un metodo diverso. L’annuncio della sera prima non è l’ideale. Criticavamo prima questi modi di fare, lo faremo anche adesso“, aggiunge Gasparri.
A giudizio del senatore di Forza Italia, i tecnici cui il governo si appoggiava ai tempi di Giuseppe Conte e continua ad appoggiarsi ancora adesso hanno un approccio diverso rispetto al nuovo capo del governo. E dovrebbero prendere esempio dallo stesso Draghi. “Bisogna ‘draghizzare’ i virologi – continua infatti Gasparri –. Ci sono organi ufficiali della medicina. E Draghi, che è un uomo austero, dovrà riordinare anche questo aspetto“.
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Centrale anche il tema della possibile chiusura a livello nazionale di cui si sta discutendo in questi delicati giorni. E anche su questo punto le parole di Gasparri sono estremamente severe: “Ci sono organi medici e scientifici, nazionali ed internazionali, che devono assumere le decisioni. Io mi auguro che non ci sarà bisogno di un nuovo lockdown, anche perché c’è molta ipocrisia in giro. Gli autobus sono affollati, mentre i ristoranti chiusi la sera“.
“Spero che non ci sia il bisogno di bloccare il Paese, perché si muore anche di economia bloccata. Ma questo non può essere un dibattito a colpi di agenzia, come facciamo noi politici. Dalla scienza ci aspettiamo un indirizzo chiaro. Noi speriamo che cambi il metodo utilizzato da Speranza, e che non si facciano gli stessi errori del primo lockdown“, è la conclusione di Gasparri, dall’esterno di Palazzo Madama.
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