Forza Italia, chi è Fabio Roscioli: nuovo tesoriere del partito fondato da Berlusconi

Chi è Fabio Roscioli? Storico legale della famiglia Berlusconi che potrebbe reggere, da adesso in poi e per conto dei figli, la cassa del partito politico

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Newsby Giuliana Presti 22 Giugno 2023

Fabio Roscioli sarà nominato nuovo tesoriere di Forza Italia al posto di Alfredo Messina, che ha ricoperto il ruolo di amministratore nazionale del partito e che per che trent’anni, a fianco dell’ex premier, ha gestito le relazioni tra Fininvest e il gruppo politico. Manca solo l’ufficialità, attesa per oggi pomeriggio, ma a meno che non ci siano risvolti dell’ultima ora, sarà Fabio Roscioli, legale della famiglia Berlusconi a reggere da adesso in poi e per conto dei figli, la cassa del partito. Una decisione importante per il futuro di Forza Italia, che la famiglia Berlusconi, con la nuova nomina dell’avvocato, dimostra di voler continuare a sostenere. I figli dell’ex premier, infatti, sono pronti a investire ancora sul partito, affidandosi a una persona di fiducia. Roscioli ha buoni rapporti con Marina e Pier Silvio e anche con Antonio Tajani.

Chi è Fabio Roscioli, nuovo tesoriere di Forza Italia

Il Comitato di presidenza nominerà Fabio Roscioli nuovo tesoriere del partito per conto dei figli di Silvio Berlusconi. L’avvocato romano si è laureato in Giurisprudenza alla Sapienza con una tesi in diritto bancario dal titolo: “Segreto bancario e riciclaggio del denaro sporco“, ed è autore di varie pubblicazioni in materia di diritto bancario. È stato presidente liquidatore, insieme al vice Pasquale Grimaldi, del Pdl (Popolo della Libertà), partito poi chiuso nel 2013 per lasciare il posto a Forza Italia.

Berlusconi
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Roscioli, che sostituirà Messina, ovvero colui che ha gestito la cassa di Forza Italia dal 2016 e che per 30 anni ha lavorato nel gruppo Mediaset, è stato anche legale personale del Cavaliere e dei figli in diverse cause civili e già da tempo si starebbe occupando dei conti del partito.

Potrebbe essere sorpreso della decisione Alfredo Messina, che proprio poche settimane fa aveva dichiarato: “Da statuto così è previsto, io sono il depositario del simbolo e nessuno ha chiesto di cambiare lo statuto”.

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