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Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, è favorevole per una misura che renda obbligatorio il green pass per accedere a bar ristoranti e treni. Come ha deciso di fare il presidente francese Emmanuel Macron. Questo, almeno, è quanto ha dichiarato oggi ai microfoni dei giornalisti. “A Roma mi sembra che ci sia una riunione con il Garante della Privacy perché pare esistano problematiche di questo genere”, ha aggiunto.
Nel corso del pomeriggio, tuttavia, il ripensamento sul green pass. “In questo momento non ce n’è bisogno, anche perché la campagna vaccinale sta andando molto bene e non abbiamo necessità di usare misure come quelle francesi per incentivarlo”.
Si sarebbe trattato, dunque, di un fraintendimento della stampa. “Io non ho detto che si debba incentivare il green pass. Ho detto che, laddove è stato previsto, siamo nelle condizioni di poterlo applicare, perché la nostra campagna vaccinale sta andando molto bene”, ha precisato Fontana.
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La dichiarazione di Attilio Fontana, governatore leghista della Lombardia, era apparsa in controtendenza all’interno del centrodestra. Salvini era intervenuto in precedenza sul green pass per quanto riguarda gli spostamenti obbligatori. E la posizione era stata chiara.
“Io sono contro ogni tipo di obbligo. Mancano circa tre milioni di over 60 alle vaccinazioni… Io sono per la spiegazione, per l’accompagnamento, per l’educazione, non per l’obbligo, le costrizioni o le liste di proscrizione. Questo vale soprattutto per i ragazzi“. E sul dibattito innescato dalla decisione di Macron: “No al green pass per andare al bar. Non scherziamo, è una follia“.
Sulla decisione di Macron è intervenuta su Twitter anche Giorgia Meloni, dall’opposizione. “L’idea di utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante. È l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile“.
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