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Roberto Fico, presidente della Camera, ha concluso oggi, domenica 31 gennaio, il primo giro di consultazioni. Dagli incontri di ieri e di oggi è emersa disponibilità al confronto da parte dei partiti.
“È emersa la disponibilità comune delle forze politiche a procedere con il confronto sui punti e temi programmatici” ha spiegato Figo al termine delle consultazioni, parlando in diretta da Montecitorio.
Domani, lunedì 1 febbraio, si svolgerà in mattina a Montecitorio un nuovo giro di confronti con le diverse forze di maggioranza. Il presidente della Camera dovrebbe quindi rivedere le delegazioni di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Italia Viva. Questo per capire se sia possibile rimettere insieme la maggioranza del secondo Governo Conte.
Non è ancora chiaro se, per il nuovo giro di consultazioni, il presidente della Camera incontrerà con la stessa modalità i vari gruppi o se verranno utilizzate delle modalità diverse.
Dalla seconda giornata di consultazioni, che ha visto il presidente Fico incontrare le delegazioni di Europeisti, Maie, Centro Democratico, Autonomie e gruppi misti, è emerso il nome del premier uscente Giuseppe Conte come “punto di equilibrio”. Tutte i partiti chiedono infatti di riaffidare a lui l’incarico di formare il nuovo Governo. Ma anche di concordare il programma scritto, richiesta mossa anche da Italia Viva.
Per quanto riguarda le consultazioni di sabato, PD, Leu, IV e M5S hanno trovato un punto d’incontro sulla necessità di partire dal programma scritto. Sul reincarico a Conte, invece, le delegazioni si trovano in disaccordo. “Abbiamo sempre detto che i nomi arrivano dopo i contenuti e con Fico non abbiamo discusso di nomi. Sono importanti ma arrivano alla fine” ha detto Matteo Renzi, leader di Italia Viva.
“In questi momenti serve un esecutivo forte, mentre noi agli occhi del mondo appariamo deboli. O ci mettiamo in testa che dobbiamo ripartire in fretta con un nuovo governo, puntando a sfruttare al meglio i 209 miliardi del Recovery oppure le future generazioni piangeranno le follie di una politica che invece di pensare ai problemi degli italiani, litigava per le poltrone”. A scriverlo Luigi Di Maio, ministro degli esteri, in un post su Facebook.
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