Il tema dell’evasione fiscale è sempre d’attualità in Italia, soprattutto perché si tratta di un problema che il Paese si trascina dietro da anni. L’ultimo rapporto sul tema della Cgia (Associazione Artigiani e Piccole Imprese) di Mestre, basato sui dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Istat relativi al 2020, indica che la regione meno virtuosa è la Calabria, dove per ogni 100 euro di gettito fiscale incassato ne vengono evasi 21,3. Seguono Campania (20 euro evasi ogni 100) e Puglia (19,2 euro ogni 100). Ma il fenomeno, in misura più o meno maggiore, è comunque presente in tutte le regioni.
In questo quadro, tutt’altro che roseo, le ultime dichiarazioni della premier Giorgia Meloni sull’evasione fiscale acquistano un peso tutt’altro che irrilevante. Nel corso del comizio che ha chiuso la campagna elettorale del centrodestra per le elezioni amministrative a Catania, la presidente del Consiglio ha dichiarato che far pagare le tasse ai piccoli commercianti è “pizzo di Stato”. “La lotta all’evasione fiscale si fa dove sta davvero l’evasione, non sul piccolo commerciante a cui chiedi il pizzo di Stato, perché devi fare caccia al gettito più che lotta all’evasione” ha osservato, per poi contestare uno dei cavalli di battaglia dell’opposizione, ossia che il Governo avrebbe scelto di gettare la spugna sulla lotta all’evasione fiscale. Per la premier questa battaglia non viene mai portata avanti dove conta davvero. Tra gli esempi che ha menzionato ci sono “le big company, le banche” e “le frodi sull’Iva”.
“L’evasione la devi combattere dove sta ed è quello che faremo, perché noi vogliamo ridisegnare completamente il rapporto tra lo Stato e il contribuente”, ha aggiunto Meloni. “Cittadino non vuol dire suddito e io sono certa che quando i cittadini si rendono conto che hanno uno Stato amico e che non mette loro i bastoni tra le ruote molte cose possono cambiare”. Secondo la premier, in Italia lo Stato è percepito come distante e ostile e questo porta le persone a volersene prendere gioco. “Ma cosa succede se lo Stato diventa giusto ed efficiente? Io penso che possa accadere che remiamo tutti nella stessa direzione”.
Meloni ha poi affrontato il tema del reddito di cittadinanza, dichiarando che il suo governo l’ha affrontato in modo coraggioso. “Bisogna distinguere tra chi può lavorare e chi non può farlo. La dignità del lavoro è l’unico vero ascensore sociale che esiste. E queste persone devono essere nelle condizioni di crescere. E se c’è qualcuno che non vuole farlo non può pretendere di essere pagato dallo Stato“, ha affermato.
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