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Elezioni, de Magistris: “Sala con Di Maio? Chi lo conosce lo evita”

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Ognuno è libero e tra noi sindaci c’è un bel rapporto. Io con Di Maio non ho nulla in comune, forse non lo conosce bene Beppe Sala: chi lo conosce lo evita“. E’ tranchant il commento del portavoce di Unione Popolare ed ex primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, a proposito dei rapporti fra il sindaco di Milano e il leader di Impegno Civico. De Magistris ha poi parlato di un “gentlemen’s agreement” fra sindaci e per questo “non voglio parlare di Sala, non voglio fare come i saltimbanchi della politica che fanno finta di litigare e poi si abbracciano. Siamo stati sindaci di città diverse e io ho una collocazione polita diversa, evidentemente oggi l’unica coalizione ambientalista è la nostra“, ha aggiunto.

“De Raho-Scarpinato con M5S? Contento se eletti, ma sbagliato casa”

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De Magistris ha anche commentato le candidature degli ex magistrati antimafia Federico Cafiero De Raho e Roberto Scarpinato con il Movimento 5 Stelle. “Loro sono amici, ottime persone. Non riesco a comprendere con che facilità ci si riesca a candidare con un partito che sta governando con il partito di Marcello dell’Utri, che secondo alcune ricostruzioni giudiziarie sarebbe nato proprio dopo la trattativa tra pezzi di Stato e Cosa nostra. Io proverei, sinceramente, imbarazzo: quindi bene se dovessero essere eletti, ma credo che abbiano sbagliato casa“. E su Rita dalla Chiesa in Forza Italia, ha risposto con ironia: “Non mi pare una novità questa… Stava già da quelle parti“, ha sottolineato.

Elezioni, de Magistris: “Contrari a invio armi e allargamento Nato”

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Una chiosa finale sulla guerra in Ucraina e sulla posizione del suo schieramento a proposito del conflitto: “Siamo gli unici netti sul punto: noi siamo contro l’entrata in guerra dell’Italia, contro l’invio delle armi e contro l’aumento spese militari e contro l’allargamento della Nato, anzi per il superamento della Nato“. E ancora: “Perché oggi non si parla di guerra? Perché è la principale responsabile dell’aumento delle bollette che stanno portando al lastrico famiglie e imprese. Si dovrebbe interrompere la guerra e ripristinare quella diversificazione dei flussi d’energia, Russia compresa“, ha concluso.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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