POLITICA

Dl energia, stretta sulle violenze contro il personale sanitario

Come riportato da Rainews in occasione della ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari’, che si è celebrata lo scorso 12 marzo, negli ultimi tre anni sono quasi 5mila gli episodi di violenza che si sono verificati in corsia. Tra lesioni, aggressioni e minacce, la vittima è donna, 7 volte su 10. Nell’occasione, il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva affermato che questo è “un grave problema culturale che va fermato”. Ora, secondo quanto prevede il nuovo dl energia, il governo punterebbe a mettere un freno alle violenze contro il personale sanitario.

Se la persona offesa è esercente una professione sanitaria o sociosanitaria nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio, nonché chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso, funzionali allo svolgimento di dette professioni, nell’esercizio o a causa di tali attività”, è prevista una reclusione da tre a sette anni, si legge nella bozza. 

Infermiere | Pixabay @suyizailushang

Cosa prevede il decreto

Il Consiglio dei ministri è convocato per martedì 28 marzo alle ore 17, a Palazzo Chigi. Nella bozza, si legge ancora: “Le aziende e gli enti del Ssn, per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario, possono affidare a terzi i servizi medici e infermieristici solo in caso di necessità e urgenza, in un’unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio, di assumere gli idonei collocati in graduatorie concorsuali in vigore, nonché di espletare le procedure di reclutamento del personale medico e infermieristico autorizzate”. Inoltre, “gli operatori economici” dovranno avvalersi “di personale medico e infermieristico in possesso dei requisiti di professionalità contemplati dalle disposizioni vigenti per l’accesso a posizioni equivalenti all’interno degli enti del Ssn e che dimostrano il rispetto delle disposizioni in materia d’orario di lavoro”. 

Lo stesso Schillaci, sempre in occasione della ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari’, aveva dichiarato che “è importante anche contrastare la carenza di medici, rendendo le professioni sanitarie più attrattive, aumentando le retribuzioni e rendendo il luogo di lavoro più sicuro e migliore”. Nella stessa occasione era stata lanciata una campagna di sensibilizzazione sul tema, chiamata “La violenza non ti farà stare meglio, un medico, un infermiere o un operatore sì”.

Dottore al lavoro | Pixabay @DarkoStojanovic

Gli altri interventi

Il dl energia, inoltre, interviene anche sul payback sanitario, per il quale è previsto un fondo ad hoc. Infine, “ai fini del ripiano dello sforamento dei tetti della spesa per dispositivi medici, le aziende produttrici dispositivi medici possono portare in detrazione l’Iva determinata“.

Lavinia Nocelli

Lavinia Nocelli è una fotogiornalista di Senigallia. Si occupa di salute mentale, migrazioni e conflitti sociali: ha realizzato reportage nei campi profughi di Calais e Dunkerque, in Romania, Ucraina e Albania, a bordo della Sea Watch e in Irlanda del Nord. Collabora con The Independent, Il Manifesto, Lifegate, TPI, InsideOver, Skytg24, e Good Morning Italia, tra gli altri

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