[scJWP IdVideo=”3aagzAU0-Waf8YzTy”]
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha “preannunciato” la chiusura delle scuole elementari e medie del territorio di sua competenza almeno fino a fine gennaio. L’ex sindaco di Salerno lo ha annunciato in diretta nella consueta diretta Facebook del venerdì. La decisione finale arriverà “dopo aver sentito le ASL”, in una apposita Unità di Crisi già convocata per le prossime ore.
C’era molta attesa per la decisione di Palazzo Santa Lucia, dopo giorni di indiscrezioni e voci. Con il Governo centrale di Roma che aveva già annunciato nei giorni scorsi la riapertura degli istituti scolastici come da calendario per il 10 gennaio. Già nelle scorse ore l’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini, intervistata da Fanpage.it, aveva parlato di “sospendere l’attività didattica in presenza”.
Le scuole possono essere chiuse dalle Regioni, come vorrebbe De Luca?
[scJWP IdVideo=”PtMeyvHq-Waf8YzTy”]
Nonostante l’importante aumento dei contagi, a scuola si rientrerà in presenza subito dopo la fine delle vacanze di Natale, lunedì 10 gennaio. L’obiettivo del governo e del Ministero dell’Istruzione è quello di evitare la didattica a distanza: il decreto del 24 dicembre conferma infatti la scuola in presenza fino alla fine dello stato di emergenza prorogato al 31 marzo 2022. La domanda, quindi, è: la scelta imminente di De Luca sulla chiusura di scuole elementari e medie sarebbe legittima?
La risposta fa affidamento al decreto Covid del 31 marzo 2021. Le regioni non possono più decidere autonomamente di chiudere le scuole in zona bianca e gialla. Gli unici casi in cui possono chiudere gli istituti sono quelli “di eccezionale e straordinaria necessità” o in zona rossa e arancione. Vincenzo De Luca non pare comunque esserne convinto. “Devo constatare con grande amarezza che l’Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare niente”, ha tuonato. “Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri paesi europei. Ci siamo autoesaltati e autoconsolati. Abbiamo perso mesi preziosi senza prendere decisioni serie ed efficace. Stiamo prendendo in giro l’Italia. Il livello di demenzialità va ogni immaginazione”.
Le precedenti decisioni del presidente della Campania
Nel mese di ottobre del 2020 Vincenzo De Luca dispose la sospensione delle attività didattiche in presenza per le scuole primaria e secondaria, ma anche di quella per nidi e scuole materne. Una scelta che fece scaturire diverse polemiche, visto che gli istituti erano aperti da appena un mese dopo il lockdown della primavera precedente. La stessa identica decisione venne poi assunta nel febbraio 2021, in presenza di diversi casi registrati di variante inglese nelle aule. Un atto che contribuì alla decisione del governo Draghi di non consentire più ai presidenti delle Regioni di chiudere autonomamente le scuole.