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Bernini: “Votare oggi metterebbe a rischio la vita del ddl Zan”

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Al termine della riunione di maggioranza sul testo del ddl Zan, vari parlamentari hanno commentato gli ultimi sviluppi relativi al disegno di legge. Annamaria Bernini, la capogruppo di Forza Italia al Senato, ha dichiarato che “chi vuole andare al voto oggi pomeriggio lo fa a rischio della vita del Ddl Zan“. “Non è quello che vogliamo, noi cerchiamo una mediazione che lo faccia sopravvivere. A chi sostiene che le eventuali modifiche al Senato comporterebbero dei problemi alla Camera, dico che basta un accordo politico per farla passare anche a Montecitorio in una settimana“, ha aggiunto Bernini.

Siamo d’accordo per rinviare l’arrivo in Aula per continuare a trattare. Soprattutto sul metodo: andare dalle audizioni all’Aula è un salto troppo forte, anche perché noi rappresentiamo non solo chi è favorevole, ma anche chi ritiene che il ddl Zan debba essere cambiato. La politica è mediazione. La forzatura del Pd e di Enrico Letta che ha politicizzato il testo dicendo ‘prendere o lasciare’, ha messo in difficoltà anche chi voleva piccole modifiche“, ha concluso Bernini.

Ddl Zan, Romeo: “La mediazione di Ostellari è buona. Chieste altre 24 ore”

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La mediazione di Ostellari sul ddl Zan ci sembra una buona base di partenza“, ha dichiarato Massimiliano Romeo, il capogruppo della Lega al Senato, lasciando Palazzo Giustiniani. “Abbiamo chiesto 24 ore di tempo per fare approfondimenti e valutazioni, e per evitare che si vada in Aula e ci si scontri sul calendario perché non sarebbe un bel messaggio da parte di una maggioranza di governo. Il riferimento all’identità di genere non è presente nel testo proposto dal presidente della commissione Giustizia. Il tema vero è la volontà di contrastare qualsiasi tipo di discriminazione legato all’orientamento sessuale. Bisogna togliere l’aspetto legato alla fluidità sessuale, che è quello maggiormente divisivo di questa legge e che a nostro giudizio va escluso“, ha aggiunto.

Ddl Zan, Maiorino (M5s): “Se Iv garantisse i voti testo passerebbe in aula”

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Anche Alessandra Maiorino, senatrice del M5S e co-autrice del ddl Zan, ha parlato degli ultimi sviluppi. “Il Movimento 5 Stelle ha sempre avuto solo una posizione sul ddl Zan, quella di portarlo all’approvazione prima alla Camera e poi al Senato. Non abbiamo mai cambiato idea a questo riguardo. C’è un forza politica invece che sta cercando di cambiare la carte in tavola ed è Italia viva. Non si capisce il perché di questo improvviso cambio di opinione visto che l’ha votato alla Camera. Faremo di tutto per mantenere il progetto già presentato, quindi andare in Aula la prossima settimana, intanto continuano le interlocuzioni. I voti per approvare il ddl Zan nell’Aula del Senato, se Italia viva garantisse i suoi ci sarebbero. Ci sono già stati punti di mediazione dei quali il M5S non è stato felicissimo, come gli articoli 1 e 4“.

Ddl Zan, Ostellari: “Mediazione nata da richieste dei gruppi. Tolta identità di genere”

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Andrea Ostellari, il presidente della Commissione Giustizia, ha spiegato che “la mediazione è tra le varie richieste che sono arrivate dai gruppi. Siamo intervenuti sull’articolo 1 ed è stato tolto ciò che creava tensione. Questa è l’opzione migliore, togliendo l’identità di genere. Inoltre, modifica l’articolo 4 e 7. Riguardo ciò ho registrato una buona disponibilità“, ha aggiunto.

Ddl Zan, Faraone: “Italia Viva sentinella del testo. Pd e M5s accettino dialogo”

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Rispondendo alle domande dei giornalisti, Davide Faraone, il capogruppo di Italia Viva, ha chiarito la posizione del suo partito. “Io non voglio essere quello che non porta il testo in aula e siccome sono decisivo, io voterò il calendario. Il Pd e il M5s si devono assumere la responsabilità enorme che, rifiutando il dialogo, porteranno alla contrapposizione e alla possibile fine del ddl Zan. A rischiare saranno le donne e gli uomini ad oggi non tutelate per le violenze omotransfobiche. Oggi siamo ad un passo dall’intesa. Se PD e Cinque stelle alzano di nuovo l’asticella, mettono a repentaglio il testo. Italia Viva vota il testo, ma il problema è un altro e cioè i franchi tiratori che potrebbero esserci con il voto segreto. La proposta Ostellari è avanti anni luce dalla proposta della Lega, stessa cosa dovrebbero fare il Partito Democratico e il Movimento. Servono i numeri per metterlo in sicurezza, noi crediamo che il testo serva al Paese. Italia Viva è la sentinella del ddl Zan“, ha concluso.

Ddl Zan, Marcucci: “Cambio rotta di IV incomprensibile. Non è il momento della mediazione”

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Oggi porteremo in aula la calendarizzazione del testo. In commissione abbiamo visto le reali intenzioni della Lega e cioè non arrivare all’approvazione della legge“, ha dichiarato il senatore del Pd Nicola Marcucci. “Non è più il momento della mediazione, ma di dare un segnale chiaro e cioè la calendarizzazione. Io il cambio di rotta di Italia Viva non l’ho compreso. Le forze politiche sono libere di fare le loro scelte ed in questo caso il partito di Renzi ha cambiato idea. Io ho grande fiducia dei miei colleghi del Pd e il partito sarà compatto sul testo“.

Davide Di Carlo

Classe 1986, abruzzese cresciuto a Roma, sono assistente universitario e autore di una pubblicazione e di un romanzo. Appassionato di Medio Oriente e politica, seguo i lavori delle istituzioni italiane. Sono laureato in Scienze della Comunicazione, ramo politico-istituzionale, presso l’Università di Roma Tor Vergata. Dal 2017 sono un giornalista pubblicista.

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