POLITICA

Coronavirus, Sala: “Niente fretta ma al lavoro di corsa appena si può”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, torna a parlare ai milanesi nel consueto video messaggio pubblicato sui social e lo fa dal cantiere della fermata De Amicis della M4. Nel rispetto delle norme di sicurezza imposte per contenere il contagio da coronavirus, Sala si rivolge direttamente all’ingegner Mannella, presidente del consorzio dei costruttori.

Abbiamo ripreso le attività il 6 aprile dopo un breve periodo di sosta per l’emergenza Covid-19 e oggi abbiamo circa 750 unità al lavoro sui nostri 50 cantieri in tutto il territorio comunale – fa sapere Mannella -. Ieri è ripartito lo scavo delle gallerie meccanizzate con la talpa, la prossima settimana partirà la seconda talpa da questa stazione. Qui stiamo realizzando il tampone di fondo per lo scavo di seconda fase. Purtroppo durante la prima fase abbiamo rinvenuto una vecchia struttura di epoca medioevale realizzata con blocchi lapidei di epoca romana che ci ha un po’ rallentato le operazioni“.

L’obiettivo di Sala, nonostante lo stop forzato di un paio di mesi, è quello di riuscire a restare nei tempi previsti per la consegna dell’opera conclusa. “Stiamo producendo il massimo sforzo per poter recuperare questo paio di mesi di ridotta produzione che abbiamo avuto per effetto dell’epidemia. Speriamo di non avere ulteriori complicazioni nell’immediato futuro e di poter rimetterci al più presto in carreggiata“, conclude l’ingegnere.

Contro il Coronavirus Sala propone una nuova mobilità

Rientrato nel proprio ufficio a Palazzo Marino, Sala elogia nuovamente l’atteggiamento dei milanesi. “Quella che abbiamo appena sentito è la perfetta rappresentazione della mentalità milanese. Noi rispettiamo le regole e tutte le ordinanze”. Prima di poter tornare al lavoro, però, tutte le norme di sicurezza devono essere garantite e rispettate: “Preciso che noi non spingeremo per tornare al lavoro prima del dovuto. Appena si potrà torneremo al lavoro di corsa nel rispetto di tutte le norme di sicurezza perché il lavoro è l’elemento fondamentale della nostra società. È il nostro credo”, sottolinea il sindaco.

Che torna, poi, su di una questione a lui molto cara: quella della mobilità. “Per quanto riguarda la mobilità, ieri ho detto che terremo aperta l’Area B e non faremo pagare l’Area C. L’idea non mi entusiasma perché non è in linea con il mio credo, però bisogna utilizzare questo tempo anche per andare avanti e migliorare”.

E ancora: “Mi batterò perché vengano finanziati nuovi metodi di mobilità elettrica e si vada avanti sulle metropolitane, che fanno la differenza. Quindi, avanti con l’M4 e, appena possibile, ripartire con la progettazione esecutiva del prolungamento della M1, fino a Baggio, e della M5, fino a Monza. Le metropolitane richiedono tanti anni, sono costose ma cambiano il modo di muoversi in una grande città come Milano e cambiano la socialità“, conclude il sindaco.

Redazione

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