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“Io escludo un lockdown perché l’Italia non può permetterselo. Stiamo lavorando proprio per evitare qualsiasi tipo di lockdown”. Mostra convinzione il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Bruxelles per una serie di incontri a livello europeo per discutere del progetto Next Generation Eu. “Ci possono essere lockdown mirati in alcune zone – specifica il capo della Farnesina -, ma anche quelli possiamo scongiurarli se lavoriamo in queste ore a chiedere più responsabilità ed evitare delle occasioni di assembramento. Chiedo massima responsabilità ai giovani che, in questo momento, sottovalutando alcuni comportamenti, possono uccidere i propri genitori e nonni“.
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Il ministro rivolge poi un appello ai cittadini perché scarichino l’app di tracciamento del virus, Immuni. “Scaricate la app Immuni – afferma -. Scarichiamo tante sciocchezze su questi smartphone, scarichiamo una app che ci permette di tracciare in maniera del tutto anonima e con garanzia della privacy i cittadini che entrano in contatto con altri cittadini positivi”.
Dopo le prime domande sulla situazione italiana, Di Maio ha poi esortato i cronisti presenti a fargli domande sugli incontri di oggi nella capitale belga. “Non sono venuto qui per discutere di questioni partitiche o di politica locale – sostiene il ministro -. Con il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, avremo modo di discutere del ruolo dell’Europarlamento in questo Recovery Fund, del progetto Next Generation Eu e anche di altre questioni che riguardano ad esempio il Made in Italy. Il Parlamento europeo è impegnato continuamente nel sostegno a politiche sul Made in, sulla tracciabilità, sugli accordi commerciali. È importante tutelare il nostro Made in Italy e il Parlamento europeo può fare tanto”.
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Per quanto riguarda le misure economiche a sostegno dei Paesi dell’Unione Europea, Italia compresa, Di Maio spiega cosa è emerso dagli incontri tenuti nella mattinata di martedì. “Stamattina ho avuto degli incontri proficui con il commissario Gentiloni e con l’Alto rappresentante Borrell” conferma.
“Abbiamo discusso inevitabilmente del Recovery Fund – afferma Di Maio -. La nostra considerazione è che l’Italia apprezza l’intraprendenza dell’Ue su questo ambizioso programma che è Next Generation Eu, ma chiediamo tempi certi“.
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Di Maio, da questo punto di vista, resta comunque positivo: “Dall’impressione che sto avendo in queste ore non ci saranno ritardi. Dobbiamo esclusivamente lavorare e con un tipo di pressione positiva sulle istituzioni europee far capire l’importanza dei tempi, ma ce la faremo”.
“Le nostre imprese non possono più aspettare – chiosa poi il ministro –, i nostri cittadini hanno bisogno nel minor tempo possibile di queste risorse per poter far ripartire l’Italia e per poter finalmente creare nuove condizioni di lavoro intorno alla digitalizzazione dei servizi, alla transizione ambientale ed energetica, a nuovi diritti sociali dei cittadini che vanno finanziati con i fondi del Recovery Fund”.
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