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Coronavirus, Conte: “Mascherine e distanze finché non c’è vaccino”

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia in Senato le decisioni che l’esecutivo è in procinto in intraprendere durante la Fase Due dell’emergenza Coronavirus: “Il Governo ha elaborato una strategia in cinque punti per gestire l’emergenza sanitaria: promuovere il distanziamento sociale e l’uso dei dispositivi di protezione individuale fino a quando non saranno disponibili una terapia e un vaccino; rafforzare le reti sanitarie; intensificare la presenza di Covid hospital, uso corretto dei test e rafforzamento della strategia di mappatura dei contatti sospetti”.

Conte e la crisi economica per Coronavirus: “Per il nuovo dl non meno di 50 miliardi”

Durante l’informativa nell’Aula di Palazzo Madama sul tema Coronavirus, Conte ha presentato il progetto di potenziamento dei fondi stanziati nel dl Cura Italia. “Abbiamo compiuto alcuni passi, ma il Governo è consapevole che questi interventi non sono sufficienti e serve un sostegno prolungato nel tempo e ancora più incisivo”, ha detto. “Le recenti previsioni del Fmi stimano una caduta del 9,1% nel pil globale. Dobbiamo potenziare la nostra risposta di politica economica. Per questo, in aggiunta ai 25 miliardi stanziati dal dl Cura Italia, il Governo invierà a brevissimo al Parlamento un’ulteriore relazione contenente una richiesta di scostamento dagli obiettivi di bilancio programmati per il 2020 per una cifra non inferiore a 50 miliardi. L’intervento complessivo sarà non inferiore a 75 miliardi di euro

Coronavirus, Conte: “Mes strumento non adatto, condizioni inaccettabili”

Sul Mes “si è alimentato nelle ultime settimane un dibattito che rischia di dividere l’Italia in opposte tifoserie. L’Europa non deve più trovarsi nella condizione di dover chiedere scusa come successo in passato, con la Grecia. Da qui la mia posizione di assoluta cautela: davanti alla sfida epocale che abbiamo di fronte non si può pensare che la risposta possa essere affidata ad interventi modesti sul piano finanziario, basati su un accordo intergovernativo pensato per gestire crisi assai diverse. Inoltre il Mes”, continua Conte, “è uno strumento che ha fin qui espresso linee di finanziamento caratterizzate da forti condizionalità macroeconomiche e che ha consentito di dosare l’imposizione di misure fiscali al soggetto finanziato via via sempre più stringenti”.

Tutte cose che ritengo inaccettabili”, dice Conte,“data la natura di questa crisi. Insieme ad altri otto Paesi membri l’Italia ha chiesto all’Europa di introdurre nuovi strumenti. Resto convinto che all’Italia serva altro. Ritengo che questa decisione debba avvenire in modo pubblico e trasparente, davanti al Parlamento”. Poi un richiamo all’Europa.“L’Ue e l’Eurozona non possono permettersi di ripetere gli errori commessi nella crisi finanziaria del 2008, quando non si riuscì a dare una risposta comune. È un rischio che non ci possiamo permettere di correre perché il fallimento nel produrre una risposta adeguata e coraggiosa provocherebbe un grave danno allo stesso progetto europeo”.

“Programma riaperture omogeneo su base nazionale. App per contact tracing è strumento essenziale”

“Stiamo elaborando un programma di progressive riaperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio”. Secondo Conte, la soglia del contagio di riferimento deve essere “commisurata alla ricettività delle strutture ospedaliere delle aeree di riferimento”. Giuseppe Conte ha anche spiegato come il suo Governo intenda orientarsi sul tema nella nuova app per concact tracing per combattere il Coronavirus.

Secondo il presidente del Consiglio, bisogna “rafforzare la strategia di mappatura dei contatti sospetti con l’utilizzo delle nuove tecnologie. L’immediatezza nell’individuazione dei contatti stretti dei casi positivi e il loro isolamento sono cruciali per evitare che singoli contagiati possano determinare nuovi focolai. Per questo un’applicazione informatica disponibile su smartphone – ha proseguito Conte – è uno strumento essenziale per accelerare questo processo. L’utilizzo dell’applicazione sarà volontaria, non obbligatoria. Chi non vorrà scaricarla non subirà limitazioni nei movimenti o altri pregiudizi”.

Le opposizioni gridano contro Conte: “Vergogna”

Conte ha poi voluto esprimere un ringraziamento a tutti i componenti del Parlamento che appoggiano l’esecutivo. “Ringrazio la maggioranza che sostiene il governo, i presidenti dei gruppi e ogni singolo parlamentare per il sostegno che non state facendo mai mancare. In un momento così difficile per la vita della nazione desidero confermare la piena disponibilità al dialogo mio e dell’intero governo con le forze d’opposizione”. Immediata la risposta delle opposizioni, che hanno interrotto il discorso del Presidente del Consiglio per esprimere dissenso al grido di “vergogna”. Conte ha potuto continuare solo dopo vari richiami da parte della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Redazione

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