Cecchettin, Tajani: “Continuo a chiedere scusa a nome di tutti gli uomini”

Parlando della morte di Giulia Cecchettin, il ministro ha sottolineato la necessità di educare i giovani al rispetto della persona

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Newsby Redazione 21 Novembre 2023

Rispondendo alle domande dei giornalisti fuori Montecitorio prima del suo intervento in aula, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è tornato su alcune questioni relative alla morte di Giulia Cecchettin.

Se c’è un problema di patriarcato in Italia? Noi dobbiamo guardare alla famiglia come un luogo di incontro e dialogo, senza strumentalizzazioni. Padre e madre hanno lo stesso ruolo è una questione culturale avere un rapporto paritario all’interno della famiglia. Bisogna educare i giovani al rispetto della persona“. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo alle domande dei giornalisti fuori Montecitorio prima del suo intervento in aula. “Educazione affettiva? Non si può imporre l’amore per legge. Se continuo a chiedere scusa a nome di tutti gli uomini? Io dico quello che penso e non hanno capito. Chiedo scusa perché sono un nonno, un padre e un marito“, ha continuato.

Metsola: “Femminicidio di Giulia Cecchettin indegno e inaccettabile”

Durante l’apertura dei lavori della plenaria a Strasburgo, anche la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola ha parlato di quanto avvenuto. “Giulia Cecchettin è uno dei tantissimi esempi di abuso e femminicidio, di persone uccise solo per essere donne, è indegno e inaccettabile. Serve un quadro di protezione più adeguato, più condanne agli assalitori. Bisogna finirla con la cecità istituzionale verso i femminicidi, è già troppo tardi, non ci saranno parole per consolare le famiglie ma la giustizia è un sostegno per chi rimane in vita“, ha sottolineato.

Violenza sulle donne, Valentina Pitzalis: “Piaga sociale, istituzioni trovino soluzioni”

Nel Giardino antistante il Liceo Vittorini in via Donati, Valentina Pitzalis, vittima e testimone di violenza, ha parlato dei passi che devono essere compiuti per impedire che tragedie come quella di Giulia avvengano ancora. “In occasione della giornata dedicata all’eliminazione della violenza sulle donne, oggi inauguriamo una panchina rossa con Fare X Bene e Catrice. Ma la lotta va portata avanti ogni giorno dell’anno. Per Giulia Cecchettin oggi nelle scuole secondo me avrebbe avuto più senso fare un minuto di baccano perché è ora di farci sentire per davvero. Certo, anche il minuto di silenzio ha il suo perché. L’importante è ricordare Giulia, come tutte le altre donne. Occorre veramente che le istituzioni trovino una soluzione per questa piaga sociale che vede la mattanza delle donne“. Nel suo discorso rivolto ai ragazzi del Liceo Vittorini, Valentina ha affermato: “Speriamo che queste panchine rosse non debbano più essere inaugurate. Vorremmo delle panchine bianche come segno di pace perché vorrebbe dire che non esiste più la violenza di genere, è un’utopia ma noi ci vogliamo credere“.

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