Affluenza per le elezioni in Basilicata al 49,8% (-3,7% rispetto al 2019) – Tra le liste FdI primo partito, seguito da Pd e Forza Italia
Vito Bardi è stato confermato come governatore della Basilicata con il 56,63% dei consensi: è questo il risultato finale al termine dello spoglio effettuato nelle 682 sezioni lucane dove a sorprendere, in negativo, è ancora una volta la percentuale di affluenza, sotto il 50%.
In pratica un cittadino su due (avente diritto) non è andato a votare per il rinnovo del consiglio regionale. Tra le cause il cortocircuito nel centrosinistra che da campo largo è diventato un vero e proprio campo minato con l’ultimo candidato. Piero Marrese, che ha ottenuto appena il 42.16% dei consensi. Al terzo candidato, Eustachio Follia di Volt, è andato l’1,21%.
Dopo il no al candidato dem Angelo Chiorazzo da parte dei 5 Stelle e il successivo rifiuto a Domenico Laceranza, primario oculista all’ospedale di Potenza, bruciato nel giro di 48 ore, il campo largo si restringe, vede Azione (che in Basilicata conta sull’ex governatore Marcello Pittella) e Italia Viva confluire nella coalizione di centrodestra e per le elezioni lucane non c’è stata storia.
Il risultato finale vede Fratelli d’Italia come partito più votato, con il 17,39%. Segue il Partito democratico col 13,87%. Nella coalizione di centrodestra Forza Italia, cui appartiene Bardi, ottiene il 13,01% dei voti, mentre la Lega si ferma al 7,81% dei consensi. Questo è un risultato che, al Sud, va letto in modo diverso rispetto ai flop di Sardegna e Abruzzo.
Bene Azione di Carlo Calenda che, grazie a Pittella recordman di preferenze con 7.157 voti, conquista il 7.51% dei consensi. Così come Orgoglio Lucano, lista centrista sostenuta da Matteo Renzi (senza simbolo Italia Viva), che arriva al 7,03%. Messi insieme i due partiti ex Terzo Polo, con l’aggiunta dell’Udc-Democrazia Cristiana (2,54%) superano il 15%.
Male per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, perché nelle elezioni locali prende sempre delle percentuali abbastanza imbarazzanti: in Basilicata, dove negli anni precedenti aveva ottenuto buoni, se non ottimi risultati, l’ex premier si ferma al 7,66%.
Come ricorda il Corriere della Sera, il Movimento 5 Stelle dalle Politiche del 2018 sono sempre stati in testa nel voto in Regione, infatti all’epoca ebbero il 44,36%, poi alle Regionali dell’anno dopo il 20,27 e alle Europee il 30. Due anni fa, alle Politiche che sancirono la vittoria di Giorgia Meloni, il partito di Conte conquistò oltre il 25%.
In Basilicata i grillini sono stati i primi a sfasciare il campo largo con il no alla candidatura di Chiorazzo e il veto sulla presenza in coalizione di Pittella.
Al termine dello spoglio delle 682 sezioni, è divenuta ufficiale anche l’assegnazione dei 20 seggi: 12 alla maggioranza di centrodestra a sostegno di Bardi.
Di questi, quattro sono andati a Fratelli d’Italia, tre a Fi, due ciascuno a Lega e Azione e uno alla civica Orgoglio lucano. Otto i seggi alla minoranza di centrosinistra: tra questi vi è anche quello per il candidato alla Presidenza della Regione, Piero Marrese (Pd).
Poi altri due seggi per il Pd, due per il Movimento 5 stelle, due per Basilicata casa comune e uno per il listone Avs-Si-Psi-Basilicata possibile. Nessun seggio per Volt, che sosteneva il terzo candidato governatore Eustachio Follia. Le donne nel prossimo Consiglio regionale della Basilicata sono tre: due del Movimento cinque stelle e una di Fratelli d’Italia.
Ecco, in ultimo, la composizione del nuovo Consiglio regionale della Basilicata: per la maggioranza sono stati eletti Carmine Cicala, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico e Michele Napoli (Fratelli d’Italia); Gianuario Aliandro, Michele Casino e Francesco Cupparo (Forza Italia); Pasquale Pepe e Domenico Raffaele Tataranno (Lega); Nicola Massimo Morea e Marcello Pittella (Azione); Mario Polese (esponente di Italia Viva, in lista con la civica Orgoglio Lucano).
Per la minoranza sono stati eletti: il candidato governatore del centrosinistra Piero Marrese (Pd); Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd); Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello (Basilicata Casa Comune); Alessia Araneo e Viviana Verri (Movimento cinque Stelle); Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile)
Il Salone del Libro 2024 si è concluso da poco, ma non sono mancate le…
Il ministro ha dichiarato di aver sentito queste polemiche anche quando governava il Csx. "Non…
Economista, fu per un breve periodo capo del governo ad interim durante l'assenza per Covid-19…
Per il ministro dei trasporti e le infrastrutture sarebbe un'ottimo modo per far crescere i…
La senatrice a vita ha dichiarato che le decisioni politiche di Israele ricadono anche su…
La dichiarazione del ministro è arrivata a margine del convegno organizzato dall'Osservatorio per la sicurezza…