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Azzolina: “Studenti senza un’aula? Stiamo risolvendo”

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Chiudere le scuole a maggio è stato giusto, è necessario e doveroso riaprirle adesso. Il quadro è diverso, ed è un imperativo morale restituire agli studenti, alle studentesse e alle famiglie un pezzo di normalità e speranza“. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della conferenza stampa per il riavvio della scuola a Palazzo Chigi.

Azzolina: l’invito a calma e responsabilità

Dalla ministra arriva anche un invito alla calma, rivolto ai genitori più preoccupati. “A scuola ci sono regole e misure sanitarie, ma anche adulti preparati – garantisce Azzolina –. Per questo mi sento di dire che la scuola è il luogo meno rischioso rispetto ad altri dove possono stare i nostri ragazzi“.

Nel suo discorso Lucia Azzolina si rivolge non solo agli studenti, ma anche alle famiglie. “La socialità – ricorda – è necessaria. I ragazzi ne sono stati purtroppo privati durante il periodo del lockdown. Pertanto l’unica via è quella di garantire una grande alleanza con le famiglie per proteggere la scuola. Dobbiamo tutti essere responsabili, garantendo la stessa attenzione anche fuori dalle scuole“.

Il problema delle aule: “Stiamo arrivando al 100%”

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La ministra interviene anche sull’annosa polemica che riguarda la non disponibilità delle aule per gli studenti. “Se a giugno gli studenti che sostanzialmente erano senza un’aula per via del metro di distanza erano 1 milione. Abbiamo fatto un lavoro enorme, insieme ai sindaci, i presidenti di provincia e le Regioni, nel corso di tutta l’estate. E oggi gli studenti senza aula sono 50 mila“, spiega Azzolina.

Questo – aggiunge – non significa che non andranno a scuola. Ci andranno anche senza il metro di distanza, ma mettendo la mascherina per questo inizio di anno scolastico. Sono comunque situazioni residuali che stiamo risolvendo, grazie ad altri 100 milioni di euro per prendere in affitto altri locali e grazie agli accordi con teatri, parrocchie o scuole paritarie. Un lavoro che solo l’Italia ha fatto. Puntiamo al 100% e ci stiamo arrivando“. Questa la promessa agli studenti di Lucia Azzolina.

Francesca Del Vecchio

“Che altro avresti potuto fare?”. È la frase che mi ripetono tutti quelli che mi conoscono. Io, che sono ottimista, penso che intendano che sono nata per questo lavoro. La mia indole è un po’ vintage: se potessi, girerei dappertutto con penna e taccuino. Ma ho imparato a raccontare la realtà anche con strumenti più aggiornati: così è nata la mia passione per il giornalismo digitale. Sono coordinatrice di desk video per importanti editori nazionali, ma il mio primo amore è il mondo arabo, di cui scrivo quando posso (insomma: quelle poche volte che le giornate hanno 48 ore)

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