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Azzolina e le linee guida per la scuola: “Tutte le novità di settembre”

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Come saranno le scuole a settembre e cosa ci dicono queste linee guida“. Due domande cruciali di queste ore, a cui ha risposto da Palazzo Chigi la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nella conferenza stampa di presentazione del piano per il rientro a scuola a settembre. A partire da un primo appunto: “Le scuole innanzitutto dovranno essere pulite. Abbiamo investito milioni di euro per comprare prodotti igienizzanti. È evidente che sulla base delle indicazioni che il Comitato Tecnico Scientifico ci ha dato dobbiamo mantenere quel metro di distanziamento. Dovremo quindi evitare gli assembramenti e fare ingressi scaglionati. La scuola ha bisogno di spazi, chiaro che se parliamo di un metro di distanziamento abbiamo bisogno di più spazi“.

La scuola fuori dalla scuola: come funzionerà

Da qui una nuova innovazione: “Al ministero dell’Istruzione abbiamo quindi creato un software. Che, credetemi, non esisteva. Non c’era uno strumento che ci dicesse esattamente quanti metri quadrati abbiamo per ogni singola classe, o negli auditorium e nelle palestre. Ora so classe per classe quanti metri ho a disposizione. Sulla base di questi dati vi posso dire che ad oggi, rispetto a quel metro di distanza, ho circa il 15% degli studenti che devo portare fuori dagli edifici scolastici così come li conosciamo“, ha fatto presente la ministra Azzolina.

Arriva quindi la spiegazione sul “come portare fuori dalla scuola quel 15% degli studenti“. “Innanzitutto lavoriamo sugli edifici che ci sono. Facciamo lavori di edilizia scolastica leggera – ha spiegato Azzolina –. Su finestre, pannelli, aule da riaprire. Si faranno dei lavori, grazie al contributo degli enti locali. Se non dovessero bastare, abbiamo ripreso i 3000 edifici scolastici che erano stati dismessi a causa del ridimensionamento scolastico operato negli anni. Possiamo recuperare quegli edifici“.

Azzolina e una nuova scuola da settembre

La ministra Azzolina quindi rilancia: “Ma non basta solo quello. La scuola a settembre deve riaprire non soltanto in un’ottica di sicurezza, ma deve riaprire in un’ottica diversa. Che sia una scuola nuova, più aperta, più inclusiva. Dagli studenti e dalle studentesse ho ricevuto delle richieste specifiche, che noi vogliamo fare scuola anche fuori dalla scuola“.

Ed ecco come succederà: “Portiamo i nostri studenti nei musei, negli archivi, nelle biblioteche, nei cinema, nei teatri. Facciamo in modo che respirino la cultura di cui hanno bisogno. Portiamo anche i più piccoli al parco a fare lezione, quando il tempo lo consente“, ha concluso la ministra Azzolina.

Redazione

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