MOTORI

Renault, la “Renaulution” firmata De Meo: auto elettriche e ibride

Da Gennaio 2020 Luca De Meo è diventato il nuovo CEO della Renault. Chiamato a raccogliere la pesante eredità lasciata da Carlos Ghosn, De Meo è un manager che può contare su oltre venticinque anni di esperienza nel settore dell’auto.

Ha iniziato la sua carriera in Renault per poi passare al Gruppo Fiat ricoprendo l’incarico di capo della divisione commerciale per Lancia, Fiat e Alfa Romeo, di amministratore delegato di Abarth e poi di capo responsabile del marketing del Gruppo Fiat. Considerato uno dei “Marcchionne Boys”, dopo una cavalcata di successo nei brand dell’universo FCA, nel 2009 passa a Seat, dove si distingue per il rilancio del marchio e per la creazione di Cupra, brand sportivo di successo.

Renaulution: una rivoluzione elettrica epocale

E ora è la volta della trasformazione e del rilancio della Renault. Una trasformazione in grande stile, con la presentazione di un piano strategico denominato Renaulution, che da qui al 2025 porterà a cambiamenti epocali nel Gruppo Renault, che può contare anche sulle sinergie provenienti da Nissan e Mitsubishi (Renault-Nissan-Mitsubishi costituiscono l’Alleanza).

Il piano di Luca De Meo ha come obiettivo quello di “spostare il focus dai volumi al valore”, dando quindi la priorità a modelli che assicurano maggiori marginalità. All’interno del gruppo Renault, infatti, il 75% dei profitti arrivano dall’Europa (solo il 25 da tutto il resto del mondo) e sono concentrati in modo specifico sulle utilitarie, che rappresentano il 68% delle vendite.  Ecco quindi la necessità di spostare il focus sulle vetture medie, che possono assicurare maggior ricavi. La naturale conseguenza di questa strategia è quindi la semplificazione della gamma.

Solo tre piattaforme

Nell’ottica di semplificazione della gamma, la Renault svilupperà la maggior parte dei futuri veicoli su tre sole piattaforme, sfruttabili con tutti i tipi di motore. La razionalizzazione non risparmierà nemmeno la gamma dei motori. Questa vedrà la naturale scomparsa del diesel (sarà riservato ai mezzi commerciali) e una naturale rifocalizzazione su elettriche e ibride. L’obiettivo è quello di produrre 6 milioni di veicoli l’anno.

All’interno dell’ecosistema Renault, oltre allo stesso marchio francese, sarà data grande importanza anche a Alpine (divisione sportiva), Mobilize (brand dedicato ai servizi di mobilità) e Dacia. Nello specifico, la casa romena sarà completamente riposizionata e sarà messa nelle condizioni di offrire modelli economici ma tecnologicamente e qualitativamente validi.

Priorità a ibride ed elettriche

La nuova organizzazione consentirà di creare un portafoglio di prodotti riequilibrato e più redditizio con 24 lanci di prodotti entro il 2025. La metà nei segmenti C/D, e almeno 10 veicoli elettrici (citycar, utilitarie e medie). Per le varianti ibride verrà sfruttata la tecnologia eTech.

In questo piano di rilancio ricoprirà grande importanza la nuova versione della berlina media Mégane E, che nel 2022 porterà al debutto MyLink. Si tratta di un sistema multimediale molto evoluto basato sulla partnership con Google.

De Meo ha poi previsto il ritorno in chiave moderna di alcuni modelli di successo come la Renault 5. Sul palco è stata infatti mostrata la Renault 5 Prototype; un concept elettrico che ricalca le iconiche forme di una delle utilitarie di maggior successo della casa francese.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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