Parcheggio auto: si può bloccare (a piedi) il posto per un’altra auto? La risposta mette paura

È possibile bloccare il posto parcheggio auto per un'altra macchina? (Credits foto: Ansa) - Newsby.it
In molti lo fanno, ma senza conoscere quello che prevedono le norme: si può bloccare a piedi il posto parcheggio per un’altra auto? Ecco la risposta
Trovare un parcheggio in città può essere un’impresa stressante e frustrante, e ciò ha conseguenze sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini. Infatti, la ricerca di un posto auto libero aumenta il traffico veicolare e l’inquinamento atmosferico, mentre il livello di stress e di ansia dei guidatori tende ad aumentare.

Tuttavia, alcuni automobilisti decidono di riservarsi un posto parcheggio in modo ambiguo, ovvero bloccando il posto con il proprio corpo o con oggetti personali, rendendo difficile o impossibile il parcheggio ad altri. Nel resto dell’articolo cercheremo di capire se questa pratica sia legale e giusta nei confronti degli altri cittadini.
Bloccare a piedi il posto parcheggio per un’altra auto
Nonostante bloccare a piedi un posto parcheggio possa sembrare una semplice pratica dettata dal buon senso, in realtà si tratta di un comportamento ambiguo che potrebbe infrangere alcune leggi. A tal proposito, nel 2022 la Cassazione ha emesso una sentenza che ha fatto chiarezza su questo tema.
La sentenza della Cassazione su questo tema ha stabilito che bloccare a piedi un posto auto in attesa dell’arrivo di un’altra macchina non contravviene a nessuna legge, a meno che non si verifichi un’invasione di terreni o edifici altrui, pubblici o privati. Tenere il posto parcheggio per un’altra auto, quindi, è giuridicamente equiparato ad una delega, che non necessita necessariamente di una forma scritta, ma può essere anche un accordo verbale.

In questo senso, bloccare un parcheggio potrebbe essere tollerato nell’ambito della legalità, a patto che non si infrangano altri diritti o normative. Tuttavia, è importante ricordare che questa pratica potrebbe generare tensioni tra i cittadini e non è detto che sia eticamente corretta. La sentenza della Cassazione si basa sulla distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente.
Secondo la sentenza, il dolo eventuale sussiste quando l’agente si rappresenta chiaramente la significativa possibilità di verificazione dell’evento concreto e si determina ad agire comunque, anche a costo di causare l’evento lesivo. Invece, la colpa cosciente sussiste quando l’agente ha concretamente presente la connessione causale tra la violazione delle norme cautelari e l’evento illecito, ma si astiene dall’agire doveroso per negligenza, imperizia o altro motivo biasimevole.
In ogni caso, è importante sottolineare che la possibilità di bloccare un parcheggio non implica la violazione di alcuna legge specifica, ma dipende dalle circostanze specifiche in cui si verifica. Pertanto, per evitare controversie e sanzioni, è sempre bene fare attenzione e rispettare le norme di convivenza civile.