MOTORI

La Jeep Compass si rinnova e diventa più tecnologica e connessa

Jeep è in assoluto il marchio di maggiore successo di Stellantis. Una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”, che va forte sia in Nord America che in Europa. La casa americana, dopo aver commercializzato le versioni ibride ricaricabili di Renegade e Compass, presenta il restyling proprio di quest’ultimo modello di successo. La nuova Jeep Compass si rinnova in modo piuttosto sostanziale rispetto alla precedente e può contare sia su ritocchi estetici che, soprattutto, su un nuovo sistema multimediale e sull’introduzione di tanti aiuti alla guida.

Jeep Compass, lo stile si evolve

I designer sono intervenuti soprattutto nel frontale, con modifiche mirate per conferire uno “sguardo” più cattivo alla vettura. Arrivano i nuovi fari full led, ora di serie su tutti gli allestimenti e caratterizzati per le luci diurne integrate, e un paraurti rivisto nel disegno. Cambia leggermente anche la mascherina a sette feritoie, che adesso può contare su un effetto tridimensionale più accentuato e su cromature più vistose. Non cambiano le dimensioni: 440 centimetri di lunghezza e 187 di larghezza, con un bagagliaio di 430 litri.

Gli interni della nuova Jeep Compass

Benvenuto Uconnect 5

Gli interventi più decisi sono stati fatti all’interno dell’abitacolo, che adesso vanta uno stile più pulito e lussuoso. L’opera di razionalizzazione dei tasti fisici non ha risparmiato la nuova Compass, che ha una plancia che si sviluppa in orizzontale dove al centro è presente lo schermo da 10,1” (da 8,4” quello della versione base) da dove è possibile interagire con il sistema multimediale Uconnect 5. Quest’ultimo, rispetto alla precedente generazione, ha un processore fino a cinque volte più potente, un sofisticato sistema di assistente vocale e un sistema di navigazione con visualizzazione delle mappe in 3D. Non manca la compatibilità con Apple Car Play e Android Auto senza fili e con l’assistente vocale Alexa di Amazon. Totalmente anche il cruscotto digitale visibile su un display da 10,3”. Tanto lo spazio anche per riporre gli oggetti; i designer hanno infatti ricavato diversi vani portaoggetti con una capacità totale di 7,2 litri.

Guida quasi da sola

Il restyling della Compass porta in dote un completo pacchetto di sistemi di assistenza alla guida rendendola conforme al livello 2 di guida autonoma. Oltre al cruise control adattivo, che consente alla vettura di accelerare e frenare autonomamente seguendo il traffico, è dotata del sistema di lettura dei segnali stradali, del regolatore di velocità che si sincronizza ai limiti stradali, dell’attention assist, che monitora la stanchezza del guidatore, e della frenata automatica d’emergenza con il riconoscimento di pedoni e ciclisti.

Non cambiano i motori

Tra le varie opzioni di motori disponibili quello più interessante è sicuramente l’ibrido ricaricabile 1.3 T4 PHEV Limited 4xe, che integra il 1.3 turbo benzina, che trasferisce la coppia alle ruote anteriori, a un’unità elettrica che invece aziona quelle posteriori, garantendo così una trazione integrale. La potenza complessiva è di 190 CV, ma è presente anche una versione da 239. La batteria da 11,4 kWh consente alla Compass di percorrere fino a 50 km a emissioni zero. La nuova Compass è comunque disponibile con i motori termici 1,6 Multijet e il 1.3 turbo benzina da 130 e 150 cavalli.

La nuova Jeep Compass
Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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