MOTORI

L’hypercar ibrida Czinger 21C da record a Laguna Seca

La Czinger 21C è un’hypercar ibrida che è riuscita a stabilire un nuovo record sul circuito americano di Laguna Seca. Progettata da una compagnia di Los Angeles, la Czinger 21C è spinta da un powertrain ibrido che eroga complessivamente 1.250 CV. La parte termica è costituita da un V8 biturbo da 2,88 litri con 947,5 CV. A dare manforte al V8 intervengono ben tre motori elettrici da complessivi 300 CV. Ci pensa a tenere basso l’ago della bilancia il telaio spaceframe stampato in 3D: la Czinger 21C pesa 1250 kg. Le prestazioni sono pazzesche: la Czinger è capace di un bruciante quarto di miglio in 8,1 secondi e di uno 0-100 in 1,9 secondi. Partendo da fermo, in 21,3 secondi, si arriva a 400 km/h. La velocità massima è di 452 km/h.

Il record di Laguna Seca

La Czinger 21C guidata dal pilota Joel Miller è riuscita a stabilire un nuovo record a Laguna Seca fermando il cronometro a 1:25:44 e battendo l’1:27.62 della McLaren Senna del 2019 guidata da Randy Probst. Le consegne della Czinger 21C non sono ancora iniziate e non sappiamo quando l’azienda ultimerà lo sviluppo della vettura. La vettura dal 12 al 16 agosto calcherà il green carpet della Monterey Car Week, quindi ci sarà l’occasione di vederla dal vivo. Vista l’esclusività del progetto, ne verranno prodotte solo 80 unità dal prezzo unitario di oltre 1,4 milioni di dollari. Il Ceo, Kevin Czinger, in merito al powertrain ha dichiarato: “Abbiamo cambiato le nostre celle della batteria con delle celle di derivazione F1 e abbiamo ulteriormente curato l’aerodinamica, adesso è come una vera auto GT3-plus in termini di deportanza”.

Estetica polarizzante e abitacolo in tandem

Le forme della 21C sono dettate da specifiche esigenze aerodinamiche. Questo però non significa che non sia piacevole dal punto di vista estetico. Molto particolare la disposizione della cella dell’abitacolo (all’interno c’è posto per due persone disposte in tandem). La linea laterale si caratterizza per due fiancate “scavate” con enormi prese d’aria. Prorompenti l’alettone posteriore e lo splitter anteriore.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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