MOTORI

Ferrari Daytona SP3, la perfezione su quattro ruote

Alla 24 Ore di Daytona del 6 febbraio 1967 la Ferrari compì una delle maggiori imprese della sua storia sportiva, piazzando ben tre vetture sul podio della prima gara del Campionato Mondiale Sport Prototipi di quell’anno. La 330 P3/4, la 330 P4 e la 412 P che sfilarono in parata alla bandiera a scacchi in casa degli storici rivali della Ford rappresentavano evoluzioni della 330 P3. Modello che il team guidato dall’ingegner Mauro Forghieri riuscì a migliorare completamente.

Ferrari Daytona SP3: una nuova Icona

Per rendere omaggio a quell’iconica vettura e a quella leggendaria tripletta, la casa di Maranello presenta la Ferrari Daytona SP3. Si tratta di una vettura in edizione limitata svelata sabato 20 novembre presso l’autodromo internazionale del Mugello nell’ambito delle Finali Mondiali Ferrari 2021. La Ferrari SP3 entra a far parte del segmento ‘Icona’, che già comprende le Ferrari Monza SP1 e SP2.

Lo stile della nuova Ferrari Daytona SP3 si basa su superfici sinuose che si alternano a linee decise che ricordano elementi della 330 P4, la 350 Can-Am e la 512 S. Sempre dal mondo degli Sport Prototipi arriva la scelta della carrozzeria di tipo Targa con tetto rigido rimovibile. L’aspetto estetico della vettura è d’impatto. Tanti gli elementi che meritano di essere menzionati. Tra questi, rientrano i parafanghi levigati a doppia cresta, che rimandano alla plasticità di altre Ferrari Sport Prototipi come la 512 S o la 312 P, e la forma degli archi ruota, che connota la geometria della fiancata. Quello anteriore risulta più strutturato e, non seguendo esattamente lo pneumatico, genera un legame tra ruota e cassa, mentre quello posteriore abbraccia la parte anteriore della ruota slanciandosi verso la coda, creando così una forma muscolare e dando dinamicità alla tre quarti.

Particolarmente riuscito anche il posteriore. L’abitacolo compatto e rastremato crea, insieme ai parafanghi, una “schiena” possente su cui si trova l’elemento dorsale che mette in mostra nella parte terminale il V12 aspirato. Molto d’impatto anche le tante lame orizzontali e i fanali composti da una barra luminosa a led orizzontale disposta sotto lo spoiler, elementi che completano il posteriore. Infine, la coppia di scarichi si innesta nella parte alta del diffusore in posizione centrale, contribuendo all’aspetto aggressivo.

840 Cv di pura melodia

L’auto monta un V12 aspirato in posizione centrale-posteriore. I cavalli sono 840 con 697 Nm di coppia e un regime massimo di 9500 giri/min. Dal punto di vista tecnico il telaio è realizzato in materiali compositi utilizzando tecnologie da Formula 1. Il sedile integrato nel telaio riduce il peso della vettura e pone il pilota in una posizione di guida simile a quella di un’auto da corsa. Lo studio aerodinamico e stilistico è stato orientato alla massima efficienza tramite l’utilizzo di “soluzioni passive”. Componenti inediti, quali i camini di estrazione sul fondo, rendono la Daytona SP3 la Ferrari priva di appendici attive più aerodinamicamente efficiente sinora prodotta. Gli 840 Cv del motore, unitamente al certosino studio aerodinamico, consentono alla vettura di accelerare da 0 a 200 km/h in 7,4 s. E da 0 a 100 in 2,85.

599 esemplari, tutti già prenotati

Dallo stabilimento di Maranello verranno prodotte a partire dalla fine del 2022 i 599 esemplari che hanno un prezzo unitario di 2 milioni di euro. Entusiasti i commenti dei collezionisti che hanno avuto modo di vedere in anteprima la perfezioni stilistica della Ferrari Daytona SP3.

Emiliano Ragoni

Etrusco di nascita e di origine, biologo di formazione con la passione per i motori e per il food. Fin dal lontano 2004 mi sono occupato di redazione di articoli in campo videoludico ed hi-tech scrivendo per diverse testate online del settore. Dopo aver diretto per sei anni la sezione motori di IBTimes IT, dal 2017 ho iniziato l’attività di freelance collaborando con importanti testate come alVolante, Wired Italia, Forbes Italia e Business Insider Italia, dove scrivo approfondimenti sulla mobilità alternativa e sostenibile, auto a guida autonoma e mercato. Guardo al futuro del fluido settore della mobilità con un occhio al passato, alle vetture classiche soprattutto. Mi affascina tutto quello che è tecnologia applicata sia alle due che alle quattro ruote.

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