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Usa, giudici federali sospendono l’obbligo vaccinale per i sanitari

Caos negli Stati Uniti dopo la decisione di alcuni giudici federali di sospendere l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari voluto dalla Casa Bianca. La stretta, imposta dal presidente Joe Biden, sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dalla prossima settimana.

Sanitari Usa, stop all’obbligo vaccinale voluto da Biden

Ora, però, un giudice della Louisiana ha bloccato momentaneamente la misura in tutti gli Stati. Un’ingiunzione del magistrato, Terry Doughty (che era stato nominato dall’ex presidente Donald Trump), espande infatti l’ordine emanato lunedì da una corte federale del Missouri.

Quella prima decisione riguardava inizialmente solo dieci Stati, mentre ora lo stop è valido a livello federale. Il giudice ha affermato che la decisione di introdurre l’obbligo vaccinale per 10,3 milioni di operatori sanitari spetterebbe al Congresso. Ma ha avanzato comunque dubbi sulla costituzionalità di una tale decisione.

Sospensione anche per altri lavoratori in alcuni Stati

Patrick Morrisey, procuratore generale della West Virginia, uno degli Stati a guida repubblicana che hanno impugnato le misure di Biden, ha accolto la sentenza come una vittoria. Morrisey ha sostenuto che così la Corte tutela la libertà individuale dei lavoratori del settore sanitario.

Nel frattempo, arriva lo stop all’obbligo vaccinale anche per un’altra categoria di lavoratori. Si tratta dei dipendenti delle società che gestiscono appalti federali in Kentucky, Ohio e Tennessee. L’entrata in vigore della misura era prevista per l’8 dicembre. Lo ha stabilito un giudice del Kentucky, la cui sentenza non ha comunque valore a livello federale, ma solo nei tre Stati della costa Est.

Alessandro Boldrini

Classe 1998, laureato in Scienze Umanistiche per la Comunicazione alla Statale di Milano, sono giornalista pubblicista dal 2019. Mi occupo di cronaca nera, giudiziaria e inchieste sulla criminalità organizzata. Ho mosso i primi passi nella cronaca locale, fino a collaborare con il quotidiano statunitense The Wall Street Journal. Sono un attivista antimafia e partecipo come relatore ad assemblee pubbliche sul tema al fianco di magistrati ed esperti del settore. Amo il calcio, la musica, il cinema e la fotografia.

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