MONDO

Usa, agente gli tiene il ginocchio sul collo per 5 minuti: morto 30enne

Angelo Quinto, un trentenne della California del nord, è morto tre giorni dopo essere stato immobilizzato per circa cinque minuti da un poliziotto, che lo ha fermato con un ginocchio premuto sul collo. Una dinamica che non può far altro che riportare alla mente la tragica morte di George Floyd, avvenuta il 25 maggio 2020 a Minneapolis. Come riportato dalla Cnn, Quinto aveva “sofferto di ansia, depressione e paranoia” nei mesi precedenti al fermo della polizia.

La ricostruzione degli eventi

I fatti risalgono al 23 dicembre. John L. Burris, l’avvocato di famiglia, spiega che quel giorno Isabella Collins, la sorella di Quinto, aveva chiesto alla polizia di recarsi nella loro abitazione, perché temeva che il fratello, in preda alla paranoia, potesse far del male alla madre. Tuttavia, prima dell’arrivo degli agenti Angelo aveva iniziato a calmarsi. La madre, infatti, lo aveva abbracciato per alcuni minuti, permettendogli di riacquistare un po’ di lucidità. Gli agenti, giunti sul posto poco dopo, sono subito passati all’azione, senza prima cercare di capire come si era evoluta la situazione. Uno di loro ha afferrato Quinto e lo ha tenuto fermo a terra con un ginocchio premuto sul collo per circa cinque minuti. Il trentenne ha perso conoscenza e in seguito è stato portato in ospedale, dove è morto tre giorni dopo. Maria Quinto-Collins, la madre di Angelo, ha filmato parte dell’incidente con il suo smartphone.

Chi era Angelo Quinto

Angelo Quinto, nato nelle Filippine ma cresciuto in California, era un ex marine (nel 2019 aveva lasciato il corpo a causa di alcune allergie alimentari). Viveva ad Antioch, una città della Contea di Contra Costa. Nei mesi precedenti alla sua morte aveva sofferto di ansia, depressione e paranoia. Quando la polizia è intervenuta, si è lasciato ammanettare senza problemi. Tuttavia gli agenti non si sono fermati e l’hanno costretto a mettersi a terra: uno di loro l’ha immobilizzato con un ginocchio sul collo. “Per favore non uccidetemi. Per favore non uccidetemi”, ha ripetuto Angelo durante il fermo.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

4 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

4 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

1 settimana ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

1 settimana ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

1 settimana ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago