Usa 2020, Kamala Harris accetta la nomination per la vicepresidenza

“Con queste elezioni possiamo cambiare il corso della storia. Combattiamo con convinzione, fiducia e speranza”. Così ha esordito la senatrice americana Kamala Harris, nel duro e intenso discorso con cui ha accettato ufficialmente la nomination per la vicepresidenza nella terza serata della convention “virtuale” dei democratici.
Harris da questa notte è entrata nella storia degli Stati Uniti: è ufficialmente la prima donna di origini afroamericane e indiane a ricoprire questa carica.
Con la voce rotta dall’emozione, in diretta dal Chase Center di Wilmington, Delaware, la senatrice ha evocato all’inizio del suo intervento le battaglie delle donne per ottenere il diritto al voto e delle afroamericane che lo hanno ottenuto molto tempo dopo. “Sono loro ad averci dato, a noi che siamo venuti dopo, le opportunità di cui adesso godiamo. Aprendo la strada alla leadership pionieristica di Barack Obama e di Hillary Clinton”.

Harris: “Non c’è alcun vaccino per il razzismo”

Nel suo discorso non sono mancate critiche alla presidenza Trump. “Non c’è alcun vaccino per il razzismo”, ha dichiarato la senatrice americana Kamala Harris.
“Abbiamo un presidente che trasforma le tragedie in armi politiche. Il fallimento della leadership di Donald Trump ci è costato vite e posti di lavoro”, ha aggiunto, invitando all’unità. “Dobbiamo eleggere un presidente che ci unisca tutti, afroamericani, bianchi, asiatici, nativi americani, per conquistare il futuro che vogliamo collettivamente”, ha concluso Harris.

Obama contro Trump: “Presidenza come reality show”

Durante la terza serata della convention democratica per le prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti, che si terranno martedì 3 novembre 2020, è intervenuto anche l’ex presidente Barack Obama che ha attaccato Trump, screditando il lavoro svolto in oltre tre anni di carica. “Speravo che potesse mostrare qualche interesse nel prendere sul serio la carica, che potesse arrivare a sentire il peso dell’ufficio. Che potesse scoprire qualche riverenza per la democrazia affidata alle sue cure ma non lo ha mai fatto”, ha esordito. “Trump non ha mostrato alcun interesse nel mettersi al lavoro, nel trovare un terreno comune, nell’usare l’eccezionale potere del suo ufficio per aiutare qualcuno tranne se stesso e i suoi amici. Nessun interesse nel trattare la presidenza se non come un altro reality show”.

Jennifer Caspani

Comasca, poco più che 20enne, dal 2018 scrivo per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. L’empatia è il mio punto di forza, soprattutto se si tratta di comprendere le emozioni delle persone più introverse, ancor meglio se hanno quattro zampe, una coda scodinzolante e tanta voglia di rincorrere un bastone.

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