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“Era un centro di accoglienza per bambini malati con le famiglie, da quando è iniziata la guerra è stato convertito in deposito di aiuti per profughi e soldati“. Così Igor (nome di fantasia) spiega cosa è diventato il centro assistenza di cui era amministratore. In realtà, oltre agli aiuti, qui dentro, come in molte altre strutture civili, le persone passano le proprie giornate a produrre bombe Molotov per la resistenza nella guerra in Ucraina. Igor era anche un meccanico prima della guerra ma adesso si da da fare come può: “Lo facciamo per la nostra nazione“.
“Sono pronto per combattere e proteggere il mio Paese”, prosegue Igor. “Il lavoro è soprattutto aiutare i bambini malati e le loro famiglie. Dopo l’inizio della guerra abbiamo deciso di convertire il centro in un punto di stoccaggio di aiuti per i nostri soldati per sostenerli nella resistenza all’aggressore russo. Qua la popolazione di Ternopil non ha paura di combattere. Insieme vinceremo”. Per difendersi in questa guerra in Ucraina, che cosa c’è nel cocktail molotov? “Benzina e olio. Qua lavorano circa 20/25 persone. Una stanza serviva per accogliere i bambini piccoli. Adesso la usiamo per raccogliere i vestiti che possono servire alle persone“.
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