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MONDO

Ucraina, bombardamenti a Nikopol. Uccisi undici civili

Nella notte di oggi, mercoledì 10 agosto, l’esercito russo ha portato avanti dei bombardamenti a Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, nell’Ucraina orientale. L’attacco ha causato la morte di undici civili e il ferimento di altri tredici. Come riferito su Telegram da Valentyn Reznichenko, il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, “il nemico ha bombardato il distretto con 80 razzi contro aree residenziali. Ha colpito deliberatamente mentre le persone dormivano nelle loro case”.

Ukrinform riferisce di un altro attacco russo alla periferia di Zaporizhzhia, nel quale è rimasta uccisa una donna. Il tutto è avvenuto nel territorio in cui si trova la centrale nucleare più grande d’Europa. “Si sa di un attacco all’insediamento di Kushuhum”, ha spiegato Anatoliy Kurtiev, il sindaco di Zaporizhzhia. “Tre case sono state distrutte, altre 30 sono state danneggiate. Purtroppo una donna è stata uccisa”, ha aggiunto il primo cittadino. Le informazioni disponibile indicano che le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto due missili russi.

Ucraina, la situazione a Zaporizhzhia

Secondo quanto riferito dall’agenzia Tass, che cita una fonte della missione russa presso le Nazioni Unite, Mosca avrebbe chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onusui recenti attacchi ucraini contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia e le catastrofiche conseguenze che potrebbero comportare”. La riunione dovrebbe svolgersi l’11 agosto.

L’operatore ucraino Energoatom, invece, ha dichiarato che le forze russe che occupano la centrale nucleare si stanno preparando a collegarla con la Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, e la stanno danneggiando riorientando la sua produzione di elettricità. “Il loro piano consiste nel danneggiare tutte le linee della centrale nucleare e togliere il collegamento al sistema elettrico ucraino”.

Zelensky: “La guerra finirà con la liberazione della Crimea”

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Nel suo consueto discorso serale alla nazione, Volodymyr Zelenksy, il presidente dell’Ucraina, ha parlato di come potrebbe finire il conflitto con la Russia. “Questa guerra russa contro l’Ucraina, contro tutta l’Europa libera, è iniziata con la Crimea e deve finire con la Crimea, con la sua liberazione. Oggi è impossibile dire quando ciò accadrà ma aggiungiamo costantemente elementi necessari per la preparazione della liberazione della Crimea“. Il mondo, ha aggiunto il presidente, comincia a riconoscere che “si era sbagliato quando ha deciso di non rispondere con tutta la forza ai primi passi aggressivi della Russia” nel 2014, con l’annessione appunto della Crimea.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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