Trump verso l’impeachment: sale la tensione negli Stati Uniti

Il Partito Democratico americano ha presentato alla Camera l’articolo per l’impeachment di Donald Trump per aver incoraggiato l’assalto a Capitol Hill. Il capo d’imputazione è pesantissimo: “incitamento all’insurrezione” verso i suoi sostenitori, che lo scorso 6 gennaio hanno dato l’assalto al Congresso. “Facendo questo, il presidente Trump ha gravemente messo a rischio la sicurezza degli Stati Uniti e le istituzioni del governo”, si legge nel testo che è stato anticipato dalla Cnn.

Il singolo articolo per la messa in stato d’accusa richiama le ripetute false rivendicazioni di aver vinto le elezioni. Oltrra al suo discorso incendiario ai fan che poi hanno assaltato il Congresso. Ha minacciato l’integrità del sistema democratico e interferito con la pacifica transizione dei poteri. Ha quindi tradito il suo mandato come presidente, con evidente danno al popolo americano”, si legge.

I dem hanno anche chiesto il consenso per una risoluzione che chiede a Mike Pence di invocare il 25esimo emendamento per rimuovere il presidente uscente. Ma i repubblicani si sono opposti. Secondo Nancy Pelosi, speaker della Camera, “la loro complicità mette in pericolo l’America”. Nelle prossime ore la Camera voterà comunque, poi Pence avrà 24 ore per rispondere.

Joe Biden succede a Trump e non ha paura di giurare all’aperto

Tensioni ancora altissime negli Usa a quasi una settimana dall’assalto dei manifestanti pro-Trump a Capitol Hill e quando mancano otto giorni alla cerimonia di insediamento di Joe Biden. Anche perché proseguono gli allarmi dell’Fbi per possibili nuove proteste il 16-20 gennaio, oltre che per un attentato contro Biden, che dice di non avere paura di giurare all’aperto. “Penso che sia di fondamentale importanza che ci sia stata una reale, seria attenzione nel fermare quelle persone che hanno partecipato all’attacco e hanno minacciato la vita delle persone, deturpato la proprietà pubblica e causato grandi danni”, ha dichiarato.

Nel frattempo Donald Trump ha approvato lo stato d’emergenza a Washington Dc in vista dell’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca. Il via libera di Trump consente al dipartimento di Sicurezza Nazionale e alla Fema (la protezione civile americana) di coordinare la risposta e gli aiuti per la capitale nel caso di proteste violente e armate (come lo scorso 6 gennaio quando è stato assaltato il Congresso) in occasione dell’Inauguration Day.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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