MONDO

Trump spaventa gli Usa: “Gli tolsero il nucleare”. Lui: “America finirà”

Si torna a parlare in maniera decisamente importante di Donald Trump negli Stati Uniti, non solo per diverse esternazioni dell’ex presidente ma soprattutto per un importante retroscena rivelato dal generale Mark Milley. Proprio quest’ultimo, il suo principale consigliere militare, era preoccupato da sue possibili azioni dopo la sconfitta elettorale dello scorso autunno.

I timori del generale dell’esercito

L’autorevole ‘CNN’, infatti, ha citato un libro dei giornalisti Bob Woodward e Robert Costa (“Peril“) secondo cui c’era il timore che Donald Trump utilizzasse la famosa “valigetta” delle armi nucleari. Addirittura il generale Milley (che con l’ex presidente lavorava a strettissimo contatto) decise di fermarlo preventivamente. Si parla infatti di un’azione segreta per impedirgli potenziali, pericolosissimi attacchi militari.

I due giornalisti, citati dalla ‘CNN’, spiegano che il presidente uscente spaventava non poco i vertici dell’esercito. Il generale Milley, addirittura, “era certo che Trump avesse subito un grave declino mentale all’indomani delle elezioni. Era paranoico, urlava ai funzionari e costruiva la sua realtà alternativa su infiniti complotti elettorali“. Così, in data 8 gennaio 2021, optò per un’azione straordinaria con tanto di riunione segreta al Pentagono. Qui stabilì che nessuno potesse prendere ordini senza la sua preventiva autorizzazione.

QAnon e cospirazionisti: “il nuovo” Trump

Ovviamente la vicenda ha avuto un immediato seguito, con Trump che ha parlato di fake news e ha già chiesto l’arresto di Milley “per alto tradimento. In tutto questo, sempre secondo la ‘CNN’, l’ex presidente ha rotto i ponti anche con il suo storico vice Mike Pence. Quest’ultimo sarebbe stato accusato di non aver contestato i risultati elettorali del 2020 (e quindi la vittoria di Joe Biden). Per questo motivo si sarebbe beccato della “mammoletta” (sebbene il termine originario sia decisamente più volgare). Nel mentre ha manifestato il proprio sostegno ufficiale alla candidatura di Mark Finchem a Segretario di Stato dell’Arizona.

Finchem non solo è dato come molto vicino ai complottisti di QAnon (per i quali è uno speaker), ma è anche tra coloro che hanno giustificato l’attacco a Capitol Hill. Secondo la stampa locale, a sua volta menzionata dalla ‘CNN’, addirittura sarebbe stato tra gli assalitori del Campidoglio. E l’impressione è che siano queste le persone su cui Trump punta per mirare nuovamente alla Casa Bianca. Il tutto mentre in un’intervista per ‘Newsmax’, un media cospirazionista di estrema destra, ha preconizzato che “entro tre anni l’America finirà“. E inevitabilmente ora l’inquietudine per le sue possibili azioni sale a dismisura.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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