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Russia, Prigozhin è scomparso. Il possibile destino dell’ex cuoco di Putin

Nel corso di una guerra, anche i legami più saldi e duraturi possono essere messi a dura prova e guastarsi in modo irreparabile. I recenti fatti avvenuti in Russia, dove la compagnia Wagner ha annunciato una marcia su Mosca per poi fermarsi a 200 km dalla capitale, potrebbero aver fatto svanire per sempre la fiducia che per tanti anni Vladimir Putin, il presidente della Federazione Russa, ha riposto in Yevgeny Prigozhin, imprenditore e oligarca, nonché fondatore del gruppo di mercenari che negli scorsi giorni ha ottenuto il controllo di Rostov sul Don, una delle città più importanti della Russia europea meridionale.

Dove si trova Prigozhin?

In seguito al tentato golpe, scongiurato anche grazie al lavoro di mediazione svolto dal presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, Putin avrebbe scelto di non perdonare Prigozhin e di decretare la sua espulsione dalla Russia. O perlomeno è quanto riferiscono fonti del quotidiano Meduza vicine al Cremlino. L’unica certezza è che in seguito all’abbandono di Rostov sul Don si sono perse le tracce del capo del gruppo Wagner.

Foto | Telegram @Wagner – Newsby.it

L’ex cuoco di Putin avrebbe dovuto raggiungere la Bielorussia, ma al momento non è possibile sapere se si trovi effettivamente lì o meno. Gitanas Nausėda, il presidente della Lituania, ha dichiarato di non avere informazioni che permettano di stabilire l’effettiva presenza di Prigozhin nella nazione di Lukashenko e ha annunciato che il suo Paese dispiegherà più risorse di intelligence per valutare “aspetti politici e di sicurezza” in Bielorussia. Nausėda ha anche chiesto un rafforzamento del fianco orientale della Nato dopo il tentato golpe.

In base a quanto ricostruito da Maduza, durante la rivolta Prigozhin avrebbe cercato un contatto con Putin, che però si sarebbe rifiutato sia di parlare con lui sia di partecipare ai negoziati, lasciando l’incombenza a Lukashenko. Il media indipendente russo ha poi sottolineato che la dirigenza militare, i membri dell’amministrazione presidenziale, vari funzionari vicini al presidente e i vertici della Rosgvardia, la Guardia Nazionale della Federazione Russa, hanno tentato di comunicare con il capo del gruppo Wagner. Al momento non è dato sapere di cosa volesse discutere Prigozhin con Putin.

La perquisizione nel rifugio dell’ex cuoco di Putin

Nel corso di una perquisizione nel rifugio di Prigozhin a San Pietroburgo sono state trovate cinquemila banconote per un valore di circa quattro miliardi di rubli, l’equivalente di 43 milioni di euro, dentro a varie scatole. Vicino all’ufficio sono stati rinvenuti anche cinque chili di lingotti d’oro, sei pistole e cinque mattonelle di cocaina. Il denaro, come riferito dai media russi, sarebbe servito per le spese del gruppo Wagner.

Foto | Telegram @Forze armate ucraine – Newsby.it

Nel rifugio di Prigozhin c’erano anche dei documenti, tra cui dei passaporti intestati a Prigozhin, con gli stessi dati anagrafici, ma con una foto raffigurante un altro uomo. Secondo quanto riportato dal media russo di giornalismo d’inchiesta Fontanka, si tratterebbe di un suo sosia, che nel 2021 avrebbe girato l’Europa.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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