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Perché la Kalush Orchestra ha venduto il trofeo dell’Eurovision?

Chi vince l’Eurovision Song Contest riceve un trofeo piuttosto particolare: un microfono di cristallo con sopra il logo della competizione. Quest’anno a riceverlo è stato il gruppo Kalush Orchestra, che ha trionfato, grazie soprattutto ai voti del pubblico da casa, con la canzone “Stefania”. La band ha però deciso di vendere il premio e di usare il denaro ricavato per aiutare l’Ucraina a resistere all’invasione russa. L’asta si è svolta su Facebook e ha permesso di raccogliere 839,000 € (900,000 dollari), che il gruppo ha intenzione di usare per acquistare tre droni Pd-2 e una stazione di controllo a terra che consente di manovrarli.

La scelta della Kalush Orchestra

Parlando con la BBC, Oleh Psjuk, il frontman della Kalush Orchestra, ha dichiarato che la separazione dal trofeo è stata tutt’altro che traumatica. “Mi sono sentito felice, perché la vendita ci ha permesso di ottenere del denaro con il quale aiutare l’Ucraina”. L’obiettivo del gruppo è sempre stato quello di fare il possibile per dare una mano al proprio Paese e la vendita del microfono di cristallo ha senz’altro permesso di raggiungerlo. Parlando della possibilità che l’anno prossimo l’Eurovision si svolga effettivamente in Ucrana, Psjuk si è detto ottimista. “Secondo me sì. Probabilmente la competizione si svolgerà a Kiev, ma potrebbero essere prese in considerazione anche altre città”.

Cosa sono i droni Pd-2

I droni Pd-2 che la Kalush Orchestra acquisterà grazie al ricavato dell’asta sono dei velivoli senza pilota usati soprattutto per lo svolgimento di missioni di sorveglianza o ricognizione. Tuttavia, possono essere impiegati anche per calibrare il fuoco dell’artiglieria e trasportare un carico pesante fino a 8 chilogrammi. Il dispositivo di sgancio di cui sono dotati rende possibile far cadere ciò che trasportano su un bersaglio con grande precisione. Possono raggiungere un altezza massima di cinque chilometri e la loro autonomia è di circa otto ore.

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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