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Pasqua ortodossa, cos’è e cosa la differenzia da quella cattolica

La ricorrenza della Pasqua ortodossa, esattamente come quella Cattolica, celebra la Resurrezione di Cristo ma in giorni diversi

Le tensioni legate al conflitto in Ucraina rendono ancora più intensi questi momenti dedicata alla Pasqua Ortodossa: l’evento religioso verrà festeggiato dai fedeli anche in Italia, in molti luoghi sacri presenti nel nostro territorio saranno migliaia le persone che si uniranno per celebrare la Pasqua Ortodossa.

I paesi che festeggiano la Pasqua Ortodossa sono la Bulgaria, Cipro, la Grecia, il Libano, la Repubblica di Macedonia, la Romania, la Russia e l’Ucraina.

Pasqua ortodossa: da cosa la differenzia da quella cattolica?

La Pasqua Ortodossa e quella occidentale si celebrano in date diverse: mentre la Chiesa Ortodossa adotta il calendario giuliano per determinare la data della Pasqua, la Chiesa cattolica e molte denominazioni protestanti utilizzano il calendario gregoriano. Di conseguenza, la Pasqua Ortodossa si verifica generalmente alcune settimane dopo quella occidentale.

La Pasqua Ortodossa è fissata per la prima domenica dopo la prima luna piena che segue l’equinozio di primavera del calendario giuliano (21 marzo), che corrisponde al 3 aprile nel calendario gregoriano. Questo calcolo assicura che la Pasqua Ortodossa cada sempre dopo la Pasqua ebraica.

La Pashka è un dolce tipico che viene consumato il sabato dei festeggiamenti della Pasqua ortodossa – Wikimedia Commons @Mitrius – Newsby.it

 

Nel 2024, la Pasqua Ortodossa sarà celebrata oggi, domenica 5 maggio, più di un mese dopo la Pasqua occidentale, che si terrà il 31 marzo. Questa differenza di tempo tra le due celebrazioni è un esempio della variabilità delle loro date.

La Pasqua Ortodossa inaugura la Settimana Santa con la domenica dei Salici (come quella che per la tradizione cristiana è la domenica dell Palme), mentre la settimana di preparazione alla Pasqua prevede giorni di preghiera e digiuno, con processioni tradizionali che culminano nella domenica di Pasqua, giorno di resurrezione e di festa.

La Pasqua ortodossa viene preceduta da un periodo di sei settimane di Quaresima precedute da altre due domeniche di digiuno: dunque la preparazione alla Pasqua inizia il mercoledì santo con le prime celebrazioni della Passione, mentre il Giovedì Santo è il giorno in cui viene commemorata l’Ultima cena ed è in questa giornata che a casa vengono cotte e dipinte le tradizionali uova.

In Grecia le uova sode sono dipinte di rosso, in Romania vengono dipinte dei colori tradizionali del Paese: giallo, rosso e nero. In Ucraina, le uova si chiamano pysanky e sono decorate con un particolare metodo, il batik, una specie di stampa nella cera. In Russia invece le uova di Pasqua sono di legno e sono dipinte con motivi tradizionali.

Ma i festeggiamenti iniziano a tavola il sabato, mentre i bambini e gli anziani si recano in chiesa per far benedire i kulich, le Pashka e le uova. A mezzanotte si accende il cero e si segue la croce portata in processione.

La paskha è un dolce a base di tvorog, ovvero formaggio fresco, a forma di piramide tronca, mentre il kulich è il dolce tradizionale della Pasqua ortodossa composto da uvetta, frutta candita mandorle sbucciate, ricoperto poi da una glassa di zuccheroaromatizzato con liquori.

Quando si sentono le campane suonare a festa, bisogna abbracciarsi per tre volte. Infine ha inizio la liturgia pasquale, che prosegue fino all’alba.

La Pasqua cattolica, celebrata in molti paesi occidentali, segue un calendario diverso rispetto a quello adottato dai paesi ortodossi dell’Europa orientale e altre regioni. La riforma inerente all’introduzione del calendario gregoriano eliminò dieci giorni in ottobre per correggere un accumulo di errori cronologici, stabilendo regole più precise per gli anni bisestili.

Molti paesi ortodossi adottarono il calendario gregoriano solo per l’uso civile, mantenendo il calendario giuliano per le festività religiose.

Nonostante nel 2025 Pasqua ortodossa e cattolica coincideranno nuovamente, i due calendari continueranno a divergere negli anni successivi. Recentemente, è emersa una discussione all’interno della Chiesa riguardo l’idea di unificare le date della Pasqua tra le confessioni, una proposta che potrebbe facilitare la coesione tra i cristiani ma che richiederebbe significativi accordi ecclesiastici e teologici.

“Già nel 1964, al concilio Vaticano II , la Chiesa cattolica affermò nel decreto conciliare Orientalium Ecclesiarum – riporta l’Osservatore Romano – la propria disponibilità a individuare per la Pasqua una data comune, sia fissa che mobile, qualora tutte le Chiese avessero condiviso la soluzione”.

Le autorità di Kiev hanno sconsigliato ai cittadini di visitare le chiese durante le celebrazioni pasquali: il 5 maggio, giorno della Pasqua in Ucraina, nella capitale saranno intensificate le misure di sicurezza.

Lo riferisc eil Kyiv Independent. Le autorità locali invitano i residenti a seguire il servizio religioso online piuttosto che andare in chiesa nel timore di attacchi dell’esercito russo.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

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