New+York+e+l%26%238217%3BAlbero+di+Natale%3A+addio+magia%2C+nel+2020+sembra+Spelacchio
newsby
/mondo/new-york-e-lalbero-di-natale-addio-magia-nel-2020-sembra-spelacchio/amp/

New York e l’Albero di Natale: addio magia, nel 2020 sembra Spelacchio

Tra l’emergenza Coronavirus (particolarmente dolorosa in primavera), le elezioni del nuovo presidente degli Stati Uniti e la fuga del proprio cittadino più reietto (Donald Trump, particolarmente detestato in quella New York che pure gli ha dato i natali, e che ora ha spostato la propria residenza nella più benevola e conservatrice Florida), probabilmente il Natale occupa una delle ultime posizioni nella priorità della Grande Mela. Eppure il tradizionale albero per le feste, allestito come sempre al Rockefeller Center, ha già trovato il modo di far discutere.

Un albero che simboleggia il Natale

Il ‘Christmas tree’ è uno dei simboli del Natale a stelle e strisce. Al pari del tacchino con salsa di mirtilli, i bastoncini canditi, il film ‘Miracolo nella 34ª strada’ e il Babbo Natale anziano, barbuto, rubizzo e di rosso vestito. Eppure, quest’anno, l’albero che ispira i bambini di ogni età sembra già godere di poca salute. Il grande abete norvegese comparso nell’iconica piazza di New York ha infatti subito iniziato a spelacchiarsi nei suoi rami più bassi. Tanto da generare le prime ironie sui social e non solo. La rivista di costume ‘The Cut’ lo ha infatti già eletto a simbolo del 2020. Uno “specchio della sofferenza e difficoltà di un anno fatto di isteria elettorale e panico da Covid“.

Il parallelismo con il famigerato “Spelacchio” di Roma è detonato quasi immediatamente, specie tra i commentatori nostrani. Ma da New York sono arrivati gli stessi commenti che caratterizzarono le cronache capitoline del tempo (era il 2017). L’albero, infatti, subirà interventi mirati per tornare rigoglioso. E ci si aspetta che entro il 2 dicembre (data della sua accensione) torni a rappresentare lo spirito del Natale in tutta la sua magnificenza.

L’autodifesa “dell’albero” e l’attesa di New York

Lo si capisce dal post pubblicato dallo stesso Rockefeller Center, che ha scelto l’arma dell’ironia. “Wow, tutti voi sicuramente avrete un aspetto smagliante dopo due giorni di viaggio, vero? Aspettate che si accendano le mie luci! Ci vediamo il 2 dicembre“, è l’appello alla cittadinanza di New York:

Non resta che attendere questa decina di giorni per scoprire in che modo lo Spelacchio d’America tornerà a rappresentare il Natale che tutto il mondo spera di potersi godere. Quantomeno nei suoi simboli. A partire da una città di New York che non vedeva un abete natalizio così malconcio dai tempi di quello di ‘Harry, ti presento Sally…’. Nello specifico quello che Meg Ryan si procurò da sola nelle feste trascorse lontano da Billy Crystal, sbatacchiandolo in ogni modo per le strade cittadine. In quell’occasione fu il Capodanno a risolvere tutti i problemi. Chissà che non possa succedere lo stesso in un 2021 atteso così spasmodicamente da tutti…

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

Recent Posts

Cloropicrina, cos’è l’agente chimico che la Russia avrebbe usato come arma?

Gli Stati Uniti hanno nuovamente denunciato Mosca, colpevole di utilizzare armi chimiche nel conflitto in…

11 ore ago

Italvolley femminile, Velasco: “Non chiedetemi se gioca Egonu o Antropova”

Velasco: "Tutte le giocatrici devono superare i loro limiti e per ciascuna di loro ho…

12 ore ago

Israele-Hamas, l’accordo per la tregua non convince. Netanyahu: “Rafah sarà invasa comunque”

Si vivono momenti di forte tensione per l’attesa della risposta di Hamas al documento di…

16 ore ago

L’Australia ha ancora un problema con i gatti selvatici: causerebbero l’estinzione della fauna indigena

I felini sono ritenuti responsabili della sparizione di 34 specie di mammiferi autoctoni nel contintente.…

17 ore ago

Corteo 1 Maggio a Milano, in migliaia per le strade: “Stop al precariato”

Vizza, (segretario generale Fenea Uil): "È un Primo Maggio in cui vogliamo mettere al centro…

2 giorni ago

Non solo Meloni, in tanti si sono presentati alle urne solo con il nome

La scelta è consentita dalla legge, però può creare delle ambiguità quando si verificano dei…

2 giorni ago