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Minneapolis, agente polizia uccide per sbaglio afroamericano: è caos

A undici mesi di distanza dalla tragica morte di George Floyd, Minneapolis torna a piangere la scomparsa di un giovane uomo di colore. E la vicenda inevitabilmente ha esacerbato animi già profondamente scossi nel cuore degli Stati Uniti. Tanto da indurre il presidente Joe Biden a invitare tutti a non perdere una calma già messa pesantemente a repentaglio da uno scontro che è sempre più opportuno definire sociale.

Una tragedia frutto di un errore?

I fatti sono avvenuti a Brooklyn Center, un centro periferico della città, e il nome della vittima è Daunte Wright. Si tratta di un ventenne afroamericano, stroncato da un proiettile sparato da Kim Potter. Quest’ultima è un’agente di polizia di grande esperienza, dato che da quasi 26 anni lavora nel dipartimento della località poco distante da Minneapolis. Eppure il tutto sarebbe il frutto di un tragico errore.

L’agente ha scambiato la pistola per un taser“, ha infatti affermato la polizia nel corso di una conferenza stampa. Il dipartimento di Brooklyn Center ha quindi ricostruito ciò che è avvenuto sul luogo del delitto, che risale alle ore 14 locali di domenica pomeriggio. Il tutto è cominciato quando alle porte di Minneapolis una pattuglia ha fermato un’automobile per violazioni del codice della strada.

Il conducente della vettura si è fermato, ma quando gli è stato comunicato lo stato di arresto ha tentato di risalire a bordo. A quel punto l’agente avrebbe aperto il fuoco. Avrebbe però appunto utilizzato una vera pistola pensando erroneamente che si trattasse di un taser, ossia lo storditore elettrico che tramite una scossa immobilizza temporaneamente (ma non uccide) chi colpisce.

I fatti di Minneapolis: le parole del sindaco e di Biden

Tale episodio ha creato ulteriori disordini a Minneapolis, dove peraltro è in corso il processo contro Derek Chauvin, l’agente che a maggio uccise George Floyd. In città sono infatti scoppiati disordini e tafferugli fino alle ore 23. Centinaia di persone hanno marciato fino alla sede della polizia, dove gli agenti le attendevano in tenuta antisommossa. “Andate a casa. Le proteste sono giuste, ma dobbiamo mantenere la pace“. È stato questo l’appello di Mike Elliott, il sindaco di Brooklyn Center che ha anche ordinato il coprifuoco.

I fatti di Minneapolis hanno però come detto catturato l’attenzione anche del presidente Joe Biden, che su Twitter ha scritto: “Penso a Daunte Wright, alla sua famiglia e al dolore, alla rabbia e al trauma che gli afroamericani sperimentano ogni giorno. Mentre attendiamo i risultati dell’indagine, sappiamo cosa dobbiamo fare per andare avanti: riportare fiducia e assicurare le responsabilità affinché nessuno sia al di sopra della legge“.

Marco Enzo Venturini

Giornalista pubblicista dal 2018, entrare nell'albo è stato contemporaneamente un traguardo e una nuova partenza di una rincorsa iniziata sei anni prima scrivendo per diverse realtà editoriali sul suolo nazionale. O forse già quando, a cinque anni, il mio gioco preferito era una vecchia macchina da scrivere di famiglia. Appassionato di politica, geografia, cinema e sport, oltre che della lingua italiana: mi piace provare a scrivere ciò che vorrei leggere.

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