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MONDO

Perché per il Principe Harry il termine “Megxit” è misogino

Per il principe Harry, il termine “Megxit”, che la stampa britannica usa per descrivere la decisione dei Duchi di Sussex di lasciare la Corona, è profondamente misogino. “Forse le persone lo sanno o forse no, ma il termine Megxit è misogino. Lo ha creato un troll e i giornalisti reali lo hanno diffuso. Il termine è cresciuto e continua a crescere tramite i media mondiali“, ha detto Harry. Ma da dove nasce questa espressione? E perché può essere considerata misogina?

“Megxit”, quando e com’è nato il termine

Era l’8 gennaio 2020, quando il Principe Harry e Meghan Markle annunciavano al mondo intero di volersi separare dalla Corona. Nel giro di poche ore, l’annuncio fece il giro del mondo, finendo in prima pagina sulle principali testate giornalistiche del Regno Unito, e non solo. Quello fu soltanto l’inizio della bufera destinata ad abbattersi, da lì a pochi mesi, sulla Famiglia Reale. Per giorni e giorni, i tabloid britannici non parlarono d’altro. Alla vicenda diedero un soprannome curioso: “Megxit“.

Perché può essere considerato misogino

Nato da una fusione di “Meghan” e “Brexit”, il termine assunse presto una connotazione negativa, volta a sottolineare il ruolo decisivo della duchessa di Sussex nella decisione di lasciare la Corona e il Regno Unito. Non era bastata la Brexit a mettere sottosopra gli animi dei cittadini britannici, era tempo di dire addio anche al più amato dei Reali, il Principe Harry. Il termine “Megxit” entrò rapidamente a far parte del lessico giornalistico, non solo nel Regno Unito, ma anche nel resto del mondo.

Le tappe fondamentali della vicenda

Non passò molto tempo prima che la coppia facesse le valigie e partisse alla volta dell’America. I duchi di Sussex si stabilirono prima in Canada, poi negli Stati Uniti, e lì rimasero per mesi, senza far ritorno a Londra. Tra pandemia, una seconda gravidanza in arrivo e le scioccanti rivelazioni di Meghan Markle durante un’intervista da Oprah Winfrey, il divorzio con la Famiglia Reale era ormai conclamato. A distanza di un anno dal loro primo annuncio, la Regina li privò ufficialmente dei loro incarichi reali. La Megxit era ormai definitiva.

Meghan Markle bersaglio di una campagna di odio

Meghan Markle è dunque al centro di una campagna di odio? Non sarebbe la prima volta. Soltanto un mese fa, un rapporto condotto dal provider di analisi Bot Sentinel ha rilevato su Twitter le tracce di una campagna di odio e disinformazione su Twitter nei confronti della duchessa. Nell’occhio del ciclone ci è finito anche il principe Harry, ma a ricevere l’80% degli insulti su Twitter è stata Meghan Markle. Il provider Bot Sentinel ha analizzato 114.000 tweet relativi alla coppia e ha identificato 83 account che si presume fossero dietro il 70% dei tweet anti-Sussex più virulenti.

Harry: “Conosco la storia. Ho già perso mia madre”

Da allora Harry e Meghan hanno fatto una campagna contro la negatività dei social media che, secondo loro, sta influenzando la salute mentale delle persone. Martedì, Harry ha definito la disinformazione una “crisi umanitaria globale“. Parlando di sua madre, la principessa Diana, morta in un incidente d’auto a Parigi mentre era inseguita dai paparazzi, Harry ha aggiunto: “Conosco fin troppo bene la storia. Ho perso mia madre a causa di questa rabbia autoprodotta, e ovviamente sono determinato a non perdere la madre per i miei figli per la stessa cosa“.

Linda Pedraglio

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese vicino al lago di Como, ma, fra studio e lavoro, ho avuto modo di vivere città diverse: l’Erasmus a Helsinki, gli anni dell’università a Milano, il corso di giornalismo a Firenze. Sogno una piccola casa sul lago, piena di libri, che sono il mio affaccio sul mondo, e un foglio bianco per raccontare quello che osservo. Il mio romanzo del cuore è Anna Karenina. Mi occupo principalmente di libri, arte e cultura.

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