“La tragedia in Medio Oriente si sviluppa perché si è verificato un fallimento collettivo politico e morale, per il quale il popolo israeliano e quello palestinese stanno pagando il prezzo“. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, alla Conferenza degli Ambasciatori 2023. “Questo fallimento è dovuto alla mancanza di volontà di risolvere i problemi della regione: sì ci siamo impegnati formalmente nella soluzione a due stati, ma senza una tabella di marcia credibile per arrivarci“, ha aggiunto Borrell.
Medio Oriente, Borrell: “Israele non sia accecato dalla rabbia”
“Cosa dobbiamo fare? Noi europei abbiamo l’obbligo morale e politico di essere coinvolti, non solo fornendo aiuti umanitari, ma anche contribuendo a una soluzione duratura. A breve termine la priorità è certamente la pace e lo stop alle violenze. Questo non sarà semplice: la crisi umanitaria a Gaza è senza precedenti“.
Borrell ha poi dichiarato che “il presidente Biden ha detto a Israele di non lasciarsi accecare dalla rabbia. È questo il messaggio che gli amici di Israele devono mandargli: di non farsi accecare dalla rabbia. Il diritto a difendersi deve essere esercitato secondo il diritto internazionale“. Parlando di quel che può fare l’Europa, ha
“In Cisgiordania, troppo a lungo impunità della violenza israeliana”
Parlando della colonizzazione della Cisgiordania, l’Alto rappresentante per la politica Estera dell’Ue ha osservato che “è continuata con impunità ed è continuata la violenza contro i palestinesi, diventata ancora più brutale dopo gli eventi del 7 ottobre. Ad oggi, almeno 400 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania“.