MONDO

Marine Le Pen sotto inchiesta per finanziamenti illeciti

Francia, nuova indagine della procura su Marine Le Pen: «Finanziamenti illeciti nella campagna 2022». Scopriamo di più al riguardo

Un’altra battuta d’arresto per Marine Le Pen: dopo che il Rassemblement national (Rn) ha ottenuto risultati inferiori alle aspettative alle elezioni legislative, ora la sua campagna per le presidenziali del 2022 è sotto inchiesta per un presunto finanziamento illegale. 

Le indagini sono state avviate in seguito a un rapporto della Commission nationale des comptes de campagne et des financements politiques. Lo ha dichiarato la procura di Parigi, confermando un articolo di Bfmtv.

Marine Le Pen sotto inchiesta per finanziamenti illeciti sulla sua campagna per le presidenziali 2022

Dopo un’indagine preliminare, il 2 luglio è stata avviata un’inchiesta giudiziaria. I reati contestati includono “prestito da parte di una persona giuridica a un candidato, accettazione di tale prestito, appropriazione indebita di beni pubblici, frode ai danni di un ente pubblico, falsificazione e uso di documenti falsi”, ha dettagliato la procura.

Le indagini, affidate alla sezione finanziaria della polizia giudiziaria di Parigi, ora sono sotto la direzione di un magistrato inquirente, ha aggiunto il procuratore.

Marine Le Pen sotto inchiesta per finanziamenti illeciti -Foto EPA/TERESA SUAREZ – Newsby.it

 

La commissione responsabile del controllo delle spese elettorali, che sono soggette a un tetto massimo e parzialmente rimborsate dallo stato, ha avviato questa inchiesta nel 2023. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle indagini.

Rodolphe Bosselut, avvocato di Marine Le Pen, ha evitato commenti: “Non conosciamo i fatti. Abbiamo appreso dell’indagine questa mattina su Bfmtv”, ha dichiarato all’Afp un alto dirigente del partito.

“Sono molto sorpreso perché il bilancio della campagna è stato approvato a dicembre 2022 e rimborsato a febbraio 2023”, ha aggiunto l’avvocato. A metà dicembre 2022, la commissione ha respinto una spesa di 316.182 euro per la pubblicità elettorale su dodici pullman noleggiati durante la campagna presidenziale di Le Pen, ritenendola irregolare.

La candidata dell’estrema destra, battuta al secondo turno da Emmanuel Macron, aveva presentato ricorso al Consiglio costituzionale prima di rinunciare all’operazione. Marine Le Pen ha investito quasi 11,5 milioni di euro nella sua campagna per le presidenziali del 2022, la sua terza.

Nel 2017 la Commissione aveva già respinto 873.576 euro delle sue spese, il 95 per cento delle quali era costituito da prestiti contratti con il Front National (ora Rn) e con il micropartito del padre Jean-Marie Le Pen, ma all’epoca la leader non aveva presentato ricorso.

Parlando di grandi somme, c’è da dire che nelle ultime elezioni Le Pen, come tutti i populisti, non ha esitato a fare promesse mirabolanti pur di raccogliere voti, ma una volta al governo avrebbe dovuto fare i conti con la dura realtà, ridimensionando gli impegni presi.

Un articolo del Financial Times sottolinea un parallelo con lo “stile Liz Truss”, ricordando la premier britannica costretta a dimettersi nell’autunno 2022 dopo un pesante attacco dei mercati finanziari, scatenato dalla proposta di tagli fiscali per 45 miliardi di dollari, finanziati quasi interamente con nuovi debiti.

Alcuni analisti hanno ritenuto che la situazione a Parigi potrebbe essere ancora peggiore: “Gli effetti dei programmi di spesa di Le Pen sui conti pubblici sarebbero doppi rispetto a quelli di Truss: il rapporto tra deficit e PIL potrebbe aumentare del 3,9% in un colpo solo”.

Giulia De Sanctis

Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.

Recent Posts

“Shanghai in my mind – Milan Station”, a Milano una mostra che racconta Shanghai con opere di artisti cinesi

Arte visiva e dialogo culturale alla Rotonda della Besana con la mostra “Shanghai in my…

3 giorni ago

La lite tra Trump e Musk vista dai social: con chi si è schierato il web?

ROMA, 06 GIU - Nel confronto social tra Donald Trump e Elon Musk, il sentiment…

4 giorni ago

La morte di Martina Carbonaro non è stata immediata: lo indica l’autopsia

Napoli, 3 giugno - L'autopsia ha rivelato quattro ferite principali e lesioni al collo. L'ex…

7 giorni ago

Delitto di Garlasco, il consulente della famiglia Poggi proporrà di estendere il prelievo del DNA ai tecnici che hanno analizzato i reperti

La richiesta del genetista forense Marzio Capra potrebbe aiutare a fare dei progressi nell'indagine volta…

7 giorni ago

Niente porno in Francia: i principali siti del settore protestano contro le restrizioni imposte dal governo

Questa clamorosa scelta, comunicata dalla società madre Aylo, è una risposta diretta a una recente…

7 giorni ago

La madre di Aurora Tila scrive a Meloni per chiedere pene più severe per i reati commessi dai minorenni

BOLOGNA, 02 GIU - La donna ha espresso la sua preoccupazione per le leggi attuali,…

1 settimana ago