Voli più sicuri grazie ai maiali: la geniale trovata di Amsterdam

I maiali, liberati nei dintorni delle piste, permettono di tenere a bada il numero crescente di oche che spesso sono causa di incidenti aerei

Maiali per rendere più sicuro l'aeroporto
Foto Pixabay | herbert2512
newsby Giulia Martensini24 Novembre 2021

Un gruppo di maiali è stato arruolato per combattere un pericolo nei cieli sopra le piste dell’aeroporto Schiphol di Amsterdam, l’hub dell’aviazione olandese, tra i più trafficati d’Europa.
L’obiettivo è di utilizzarli per tenere sotto controllo il numero di oche, aumentate di circa 10 volte rispetto agli anni’70, e prevenire così bird strike in aumento. Gli uccelli possono infatti scontrarsi con gli aerei, soprattutto nelle fasi di decollo e atterraggio. Finendo nel peggiore dei casi, persino risucchiati dai motori.

Per il momento si tratta di un progetto pilota. Nelle prossime sei settimane i maiali verranno tenuti sott’occhio per valutare il loro impatto nello scacciare gli uccelli dai terreni intorno all’aeroporto. Nel frattempo, i 19 maiali si godono la bella vita, grufolando nel fango tra le piste di atterraggio e mangiando il cibo che attira gli uccelli.

In aumento i bird strike, “colpevoli” anche del famoso atterraggio sull’Hudson

Nel 2018, ci sono stati ben 565 “attacchi” vicino a Schiphol, con un picco in estate. Il numero è sceso a 259 nel 2020-21 a causa del calo del traffico aereo durante la pandemia di coronavirus.

Due anni fa, un Boeing 747 è stato colpito da uno di questi sospetti “bird strike” e ha dovuto fare ritorno all’aeroporto. Questa è stata anche la causa del famoso quasi-disastro della US Airways nel 2009, quando entrambi i motori hanno perso potenza e il capitano, Chesley Sullenberger, ha dovuto far atterrare il suo Airbus sul fiume Hudson. Dall’episodio di cronaca che ha fatto il giro del mondo è stato anche tratto il film di successo “Sully” con Tom Hanks.

I maiali sono la nuova arma contro le oche

Ernst Koelman, dell’Ispettorato per l’ambiente umano e dei trasporti dei Paesi Bassi, ha affermato che il governo considera ogni impatto con uccelli come un “rischio potenziale” e ha registrato ogni incidente.

Tuttavia, da tempo consapevole del rischio per la sicurezza, l’aeroporto – che è circondato da aree naturali che attirano la fauna selvatica – ha 20 controllori di uccelli che tracciano l’attività aviaria. Utilizzando tecnologie come rumore e raggi laser per dissuaderli.
Ma nulla sembrava apportare dei veri miglioramenti. Finché Stan Gloudemans, co-proprietario di un piccolo porcile nelle vicinanze, non ha avuto l’intuizione di usare i suoi maiali.

Alle oche piacciono le barbabietole, e quando vengono lasciate nei campi, si accalcano per mangiarlo“, ha detto. Ma non solo le oche sono ghiotte di barbabietole. Il maiale rappresenta per loro un nemico: mangia il loro cibo e prova a catturarle. Un attacco su tutti i fronti, insomma.

Il progetto, che per adesso sembra procedere a gonfie vele, se risulterà un successo, verrà allargato anche negli altri aeroporti. L’unica preoccupazione, per i suini, riguardava il rumore degli aerei: frequente e molto forte. Ma i maiali, intenti a inseguire gli uccelli e giocare con il fango, non sembrano, per ora, farci molto caso. Pronti con la coda alta e scodinzolante al primo segnale di barbabietola. O di oche.

 

 

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