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Larry, il gatto di Downing Street che ha oscurato l’accordo sulla Brexit

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Giorno di attesa e grande tensione a Londra, dove la vigilia di Natale è stata caratterizzata dal fiato sospeso di tutti a proposito di possibili novità sulla Brexit. Così l’inatteso protagonista di Downing Street è diventato il gatto Larry. Capace di strappare una risata al piccolo esercito di giornalisti riuniti davanti alla residenza del Primo Ministro.

Chi è Larry, il gatto di Downing Street

Larry è infatti il gatto di casa a Downing Street. E giovedì mattina ha pensato di organizzare un piccolo diversivo per i giornalisti annoiati in attesa di notizie sui negoziati per la Brexit. Davanti al 10 di Downing Street si è messo in mostra con una “caccia al piccione“. Il felino, ha puntato e poi catturato un volatile, riuscito poi a scappare con un colpo di fortuna.

Un momento simpatico e anche estremamente naturale, in cui un animale domestico riscopre le sue radici da “predatore”. Il tutto è stato sottolineato dal silenzio totale di Downing Street, con i giornalisti presenti sul “luogo dell’agguato” che hanno poi liberato la tensione proprio nel momento in cui Larry si è avventato sull’ignara quanto attentissima preda. Momento in cui è scoppiata la risata collettiva.

La reazione della Gran Bretagna nelle ore della Brexit

Larry ha avuto peraltro tutto lo spazio a disposizione per realizzare il suo attacco. Downing Street è infatti separata dalla strada tramite un’ampia area transennata. Uno dei tanti rimedi anti-Coronavirus che si possono vedere in queste settimane. Che però per una volta non è servito a garantire il distanziamento sociale (o a tenere a debita distanza stampa o curiosi dalla residenza del Premier). Si è infatti tramutato in un aiuto per il simpatico gatto, che ha avuto ancora più rincorsa per tentare il suo assalto.

Curiosamente questi pochi secondi di riprese davanti alla residenza di Boris Johnson hanno catturato l’attenzione del popolo britannico in ore decisamente complicate. E l’attesa di notizie sulla Brexit e l’accordo con l’Unione Europea sono state quasi messe in secondo piano da un gatto che si avventa su un piccione.

Francesca Del Vecchio

“Che altro avresti potuto fare?”. È la frase che mi ripetono tutti quelli che mi conoscono. Io, che sono ottimista, penso che intendano che sono nata per questo lavoro. La mia indole è un po’ vintage: se potessi, girerei dappertutto con penna e taccuino. Ma ho imparato a raccontare la realtà anche con strumenti più aggiornati: così è nata la mia passione per il giornalismo digitale. Sono coordinatrice di desk video per importanti editori nazionali, ma il mio primo amore è il mondo arabo, di cui scrivo quando posso (insomma: quelle poche volte che le giornate hanno 48 ore)

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