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L’arcipelago “Covid-zero” costretto al primo lockdown: la storia di Kiribati

Per la prima volta da marzo 2020, cioè da quando l’OMS ha definito come “pandemia” la diffusione del Covid-19, il lontanissimo arcipelago di Kiribati, 5mila chilometri dal Paese più vicino, è costretto al lockdown. Una misura resasi necessaria a seguito della scoperta di numerosi casi di positività alla Sars-Cov-2 fra i passeggeri di un volo internazionale proveniente dalle Fiji.

Kiribati, 36 i passeggeri positivi nell’aereo proveniente dalle Fiji

La misura di natura preventiva, che dispone il divieto di uscire di casa – fatti salvi i casi di comprovata necessità – e quello di assembramenti non era mai stata finora applicata dal governo dell’Arcipelago in relazione alla diffusione del coronavirus.

Curiosamente, l’aereo che trasportava i 36 passeggeri rivelatisi positivi (sui 54 totali) era il primo ad arrivare nel Paese negli ultimi dieci mesi. Dal 2020 alla scorsa settimana, Kiribati (che conta circa 120mila abitanti, più della metà dei quali risiede nella capitale, Tarawa Sud) aveva registrato appena due casi di Covid-19. Subito contenuti prima che potessero svilupparsi focolai.

Le autorità locali hanno confermato via social che i passeggeri sono sotto osservazione sanitaria. Tutti hanno completato il ciclo primario di vaccinazione. La paura, però, è che il focolaio possa ampliarsi ulteriormente. Secondo fonti governative riportate dalla BBC, infatti, tre membri della sicurezza della struttura che ospita i passeggeri in quarantena sono risultati positivi al tampone. Anche un’altra persona, che non ha nulla a che fare con la struttura stessa, ha contratto il virus.

L’appello del presidente Maamau: “Vaccinatevi”

Il lockdown a Kiribati è iniziato oggi, sabato 22 gennaio 2022. La deroga per uscire di casa e usufruire dei servizi essenziali vale dalle 6 del mattino alle 2 del pomeriggio, quando scatterà un vero e proprio coprifuoco (molto più che “notturno”).

Il presidente di Kiribati, Taneti Maamau, ha invitato i concittadini a sottoporsi al vaccino per evitare emergenze sanitarie in un Paese relativamente piccolo, con poche unità di terapia intensiva a disposizione. “L’unica arma per combattere questo virus è il vaccino – ha scritto su Facebook -. I cittadini sono invitati a completare il ciclo per proteggere se stessi e le loro famiglie”.

Francesco Lucivero

Giornalista pubblicista classe 1986, ho fatto esperienza in diverse redazioni locali pugliesi mettendomi alla prova con il cartaceo, la radio e il web e occupandomi di cronaca, attualità, spettacoli e sport. Dal 2018 mi sono trasferito a Milano per intraprendere con entusiasmo nuove avventure editoriali

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