Killer dello Zodiaco: decifrato 51 anni dopo il messaggio dell’assassino

Il Killer dello Zodiaco, chiamato così per la sua firma "Zodiac", oltre a uccidere mandava lettere cifrate ai giornali nel 1969: oggi sappiamo cosa disse

Killer dello Zodiaco
Newsby Marco Enzo Venturini 12 Dicembre 2020

Una serie di efferati fatti di cronaca, che conquistarono le attenzioni dell’America e poi di tutto il mondo, tanto da essere raccontati in svariati romanzi e film prodotti a Hollywood. Omicidi dietro cui si celava il caso del Killer dello Zodiaco, che nel 1969 inviò al ‘San Francisco Chronicle’ un macabro messaggio in codice che da allora mai era stato interpretato. E oltre 51 anni dopo è arrivata la soluzione al mistero grazie a un informatico della Virginia, David Oranchak.

La storia del Killer dello Zodiaco

Il Killer dello Zodiaco, chiamato così perché si firmava Zodiac, è stato ritenuto responsabile di cinque omicidi in California tra il 1968 e il 1969. Tramite le sue lettere spedite ai giornali e alle telefonate alla polizia, aveva però rivendicato ben 37 uccisioni. Le sue vittime erano nello specifico coppiette sorprese in momenti di intimità in auto, a cui il criminale sparava con una pistola. Solo due persone sono sopravvissute, ma il loro identikit non ha aiutato a individuare l’omicida.

Il vero mistero riguardava però le sue missive destinate ai giornali e mai decifrate. Le prime tre arrivarono il 1° agosto 1969 nelle redazioni del ‘Vallejo Times-Herald‘, il ‘San Francisco Chronicle‘ e il ‘San Francisco Examiner‘. Oltre a rivendicare tre omicidi, il Killer dello Zodiaco incluse un crittogramma in tre parti, per un totale di 24 righe e 17 colonne. Chiese che ognuno dei giornali pubblicasse la sua parte, o avrebbe continuato a uccidere. E i giornali lo fecero.

Il messaggio decifrato e la “deludente” soluzione

Ebbene, il mistero sui messaggi del folle Killer dello Zodiaco è resistito finora. Già l’8 agosto 1969 arrivò una spiegazione sul movente degli omicidi (Zodiac spiegò di “uccidere per piacere” e perché così le vittime sarebbero state “sue schiave nell’Aldilà“). Il 5 dicembre 2020, invece, è arrivata una nuova risposta. Merito di David Oranchak, ma anche di Sam Blake (matematico australiano) e Jarl Van Eycke (informatico belga). Per farlo hanno analizzato 650 mila soluzioni, prima di arrivare a quella giusta.

Questo il messaggio del Killer dello Zodiaco: “Spero vi stiate divertendo molto nel tentare di prendermi, ma non ero io nel programma televisivo che cercava di fare il punto su di me. Non ho paura della camera a gas, perché mi manderà in Paradiso dove ho già mandato gli altri. Adesso ho abbastanza schiavi che lavoreranno per me. Le altre persone che sono in Paradiso, lì non hanno nulla e quindi sono spaventati dalla morte. Ma io non sono spaventato, perché so che la mia nuova vita sarà viva e facile in Paradiso“.

Continueremo a indagare sul caso“, ha garantito il sergente Michael Andraychak della polizia di San Francisco. Invece lo stesso Oranchak pensa alle famiglie delle vittime: “Purtroppo il messaggio non li aiuta, è solo spazzatura che il Killer dello Zodiaco amava scrivere. Perché voleva solo procurare dolore e paura nelle persone“.

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