MONDO

Il monito di Biden durante il suo discorso d’addio: “Un’oligarchia minaccia la nostra democrazia”

Con ogni probabilità le sue parole si riferiscono al presidente eletto Trump e quello che ormai può essere considerato il suo braccio destro, ossia il miliardario Elon Musk

Manca ormai pochissimo al 20 gennaio 2025, il giorno in cui Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca e inizierà il suo secondo mandato come presidente degli Stati Uniti. L’era di Joe Biden è quindi agli sgoccioli, ma prima di lasciarsi alle spalle lo studio ovale l’attuale POTUS (President of the United States) ha fatto un discorso d’addio nel quale ha anche espresso le proprie preoccupazioni nei confronti del futuro a breve termine del Paese che ha amministrato nel corso degli ultimi quattro anni.

Il monito di Biden

“Oggi, in America sta prendendo forma un’oligarchia di estrema ricchezza, potere e influenza che minaccia letteralmente l’intera democrazia, i nostri diritti e le nostre libertà fondamentali, e una giusta possibilità per tutti di andare avanti”, ha dichiarato Biden durante il suo discorso d’addio. Con ogni probabilità le sue parole si riferiscono al presidente eletto Trump e quello che ormai può essere considerato il suo braccio destro, ossia il miliardario Elon Musk. Anche il Ceo di Meta Mark Zuckerberg, che di recente ha annunciato l’abbandono del fact checking su Facebook e Instagram, potrebbe far parte dell’oligarchia menzionata da Biden.

Gli altri pericoli menzionati dal presidente

Biden ha anche parlato di altre questioni che lo preoccupano, come la crescente disinformazione, spesso alimentata dalle fake news che circolano sui social media, fenomeno che potrebbe aggravarsi in seguito all’abbandono del fact checking da parte di Meta. Altre questioni menzionate dal presidente sono la necessità di eleminare il denaro nero dalla politica, l’influenza smisurata del complesso militare-industriale e la necessità di introdurre degli elementi costituzionali per garantirà la responsabilità presidenziale, in modo che anche i presidenti possano essere puniti per i mandati commessi durante i loro mandati.

“Il potere di un presidente non è illimitato. Non è assoluto e non dovrebbe esserlo”, ha osservato Biden. Secondo l’emittente Nbc, l’introduzione di emendamenti costituzionali simili a quelli auspicati da Biden difficilmente potrebbe avvenire in tempi brevi, perché richiederebbe un grande sostegno e un bipartitismo sia a livello federale che statale.

Le considerazioni di Biden sull’IA

Parlando dell’intelligenza artificiale, Biden l’ha definita “la tecnologia più importante del nostro tempo” e ha dichiarato che “nient’altro offre possibilità e rischi più profondi per la nostra economia, la nostra sicurezza e la nostra società”. Senza opportune misure di salvaguardia, l’IA potrebbe “generare nuove minacce ai nostri diritti, al nostro stile di vita, alla nostra privacy, al nostro modo di lavorare e di proteggere le nostra nazione”.

Biden ha ricordato alcuni traguardi raggiunti dalla sua amministrazione

Durante il suo discorso, che ha anche rappresentato la chiusura di un percorso politico durato oltre cinquant’anni, il presidente si è anche concentrato su alcuni importanti traguardi raggiunti negli ultimi anni. Ha esordito rivendicando l’accordo per il cessate il fuoco tra Hamas e Israele come un successo della sua amministrazione: “Il piano è stato sviluppato e negoziato dal mio team, ma sarà messo in pratica durante la prossima amministrazione”. Biden ha poi ricordato che nel corso degli ultimi quattro anni sono stati creati milioni di posti di lavoro (16,6 milioni in base a un’altra delle sue dichiarazioni recenti) ed è stata approvata la “più importante legge sul clima e sull’energia pulita nella storia del mondo” (chiaro riferimento all’Inflation Reduction Act, un pacchetto economico da 740 miliardi di dollari approvato nel 2022).

Alessandro Bolzani

Cresciuto a pane e libri, nutro da sempre una profonda passione per la scrittura e il mondo dei media. Dal 2018 sono redattore (o copywriter, come dicono quelli bravi) per alcuni grandi editori italiani occupandomi principalmente di salute e benessere, scienze e tecnologia. Nel 2019 ho debuttato come autore con il romanzo urban fantasy "I guardiani dei parchi", edito da Genesis Publishing.

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