Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha suggerito un possibile incontro in Turchia tra i presidenti di Russia, Vladimir Putin, e Ucraina, Volodymyr Zelensky
Il recente annuncio del ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha sollevato un notevole interesse a livello internazionale. Potrebbe svolgersi un incontro cruciale in Turchia tra il presidente russo Vladimir Putin, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l’ex presidente statunitense Donald Trump. Questo evento, previsto a Istanbul, sarebbe ospitato dal presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, il quale ha cercato di posizionare la Turchia come un mediatore tra le potenze globali. Fidan ha affermato: “Riteniamo che i colloqui di Istanbul potrebbero essere coronati da un incontro ospitato da Erdoğan con Trump, Putin e Zelensky”.
Questa dichiarazione arriva in un momento critico, in cui le tensioni tra Mosca e Kiev continuano a crescere, con il conflitto che ha causato migliaia di morti e una crisi umanitaria di vasta portata. Durante la sua visita a Kiev, Fidan ha sottolineato l’urgenza di trovare una soluzione pacifica: “O tollereremo il proseguimento di questa guerra o raggiungeremo una pace duratura entro quest’anno”.
La Turchia ha mantenuto una posizione ambivalente, sostenendo l’Ucraina con la fornitura di droni e armamenti, ma mantenendo nel contempo relazioni commerciali e politiche con la Russia. Questa strategia ha conferito ad Ankara una certa influenza nei negoziati internazionali. L’ipotetico incontro rappresenterebbe un’importante opportunità per discutere non solo della guerra in Ucraina, ma anche di altre questioni geopolitiche che coinvolgono le tre nazioni.
Trump, recentemente riacquistato visibilità politica, potrebbe cercare di influenzare il dialogo, soprattutto in vista delle prossime elezioni presidenziali statunitensi. Erdoğan, consapevole della delicatezza del suo ruolo di mediatore, sa che la Turchia, con la sua posizione strategica tra Europa e Asia, ha la capacità di fungere da ponte tra le diverse fazioni in conflitto. Tuttavia, il successo di tale incontro dipenderebbe dalla volontà delle parti di trovare un terreno comune, un processo tutt’altro che semplice dato il contesto attuale.
Il presidente russo Vladimir Putin sarebbe disponibile a partecipare a un vertice con il leader ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente statunitense Donald Trump, ma solo a precise condizioni. A chiarirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che – citato dall’agenzia russa Interfax – ha sottolineato come un eventuale incontro trilaterale potrà avvenire solo dopo significativi risultati nei colloqui diretti tra le delegazioni russe e ucraina in corso a Istanbul.
Il Cremlino frena dunque su un vertice di alto profilo, ribadendo la necessità di progressi concreti e verificabili sul tavolo dei negoziati prima di procedere con eventuali incontri tra i leader. Una posizione che conferma la linea russa di condizionare ogni apertura diplomatica a un confronto preliminare tra le parti, sotto l’egida delle trattative già avviate.
Al momento, né da parte ucraina né da parte americana sono arrivate reazioni ufficiali alla proposta turca né alla replica russa.
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