MONDO

Gran Bretagna, multa da 5.000 sterline a chi lascia il Paese

La Gran Bretagna decide di blindare le frontiere. Da lunedì 29 marzo andare all’estero (se non per motivi di urgenza) sarà illegale e i trasgressori rischiano una multa di 5 mila sterline: ovvero 5.800 euro. Il bando resterà in vigore almeno fino alla fine di giugno. Già adesso erano vietate le vacanze all’estero fino al 17 maggio, ma adesso il divieto viene esteso: assume forza di legge e si introducono pene per i trasgressori. Le uniche esenzioni sono per ragioni di lavoro, di salute o per urgenze familiari.

La Gran Bretagna non vuole compromettere la propria campagna vaccinale

Questa è una reazione dovuta ai timori per la terza ondata del Coronavirus che si sta abbattendo sull’Europa. A Londra temono un’importazione di pericolose varianti del virus che potrebbero compromettere la campagna di vaccinazione, che al momento sta avendo un notevole successo. Al momento, infatti, è stata vaccinata più della metà della popolazione adulta e il tasso di mortalità da Covid è crollato ai livelli dello scorso settembre. Dunque il governo della Gran Bretagna non vuole correre rischi. E non si esclude che tutta l’Europa possa essere classificata in zona rossa, come già accade per i Paesi sudamericani e dell’Africa centro-meridionale.

La prospettiva per la prossima estate

Chi arriva da quelle nazioni deve fare due settimane di quarantena in un hotel designato, a proprie spese. Attualmente, chi proviene dall’Europa deve solo osservare un periodo di autoisolamento di dieci giorni. Una task force governativa sta studiando le ulteriori misure da adottare per i viaggi all’estero. Il rapporto è atteso per il 12 aprile, ma si sa che stanno immaginando un sistema “a semaforo” per la prossima estate, dove le vacanze verranno autorizzate nei Paesi classificati “in verde”, mentre per quelli in arancione e rosso scatteranno poi una serie di restrizioni. Tra un mese, quindi, si saprà qualcosa di può sulla prossima stagione.

Lorenzo Grossi

Classe '89, appassionato sin da piccolo di sport e scrittura. Già da "pischello" scrivevo come collaboratore per alcune testate giornalistiche a cui ho man mano affiancato radio, agenzie di stampa, tv e quotidiani cartacei. Ora è il momento di newsby! Nel carnet anche una breve ma intensa carriera di direttore di gara di calcio a 11.

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