George Floyd, i poliziotti Usa si uniscono alle marce pacifiche

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Non solo saccheggi, aggressioni e violenza. Alla degenerazione delle proteste per la morte di George Floyd, che hanno portato a violenti scontri fra i manifestanti e la polizia, si contrappongono immagini, provenienti da tutto il territorio degli Stati Uniti, che vedono gli stessi poliziotti inginocchiarsi in segno di solidarietà ai contestatori. In diversi casi, inoltre, i rappresentanti delle forze dell’ordine si sono a loro volta uniti alle varie marce pacifiche in memoria dell’afroamericano morto a Minneapolis.

Dalla California al Massachusetts, da New York all’Oregon, quello dei poliziotti è un vero e proprio gesto distensivo dopo giorni di violenze. I contestatori hanno accolto con gioia, strette di mano e abbracci la vicinanza delle forze dell’ordine americane, nell’auspicio comune che sia fatta giustizia per la morte di George Floyd.

L’esempio di Chris Swanson e il plauso della governatrice del Michigan

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I disordini avevano quasi messo in secondo piano la vera protesta, quella pacifica. Uno dei primi esempi di unione d’intenti fra la comunità di cittadini e le forze dell’ordine è arrivato dalla contea di Genesee a Flint, in Michigan. Lo sceriffo Chris Swanson si è infatti aggregato alla marcia pacifica dichiarando: “Non pensate per un secondo che quell’uomo (Derek Chauvin, ndr) rappresenti tutti i poliziotti. Siamo qui per aiutare le persone, non per fare quelle cose senza senso”. Swanson ha poi pubblicato alcune foto della marcia pacifica sulla sua pagina Facebook.

La governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, ha accolto con grande entusiasmo le immagini provenienti da Flint e ha commentato su Twitter: “Lo sceriffo Chris Swanson è un esempio per le forze dell’ordine di tutto il Paese. Sono grata per la sua leadership, spero che ciò che ha fatto sia imitato da molti altri”.